Il Manchester United ci riprova. Bussa di nuovo alla porta delle grandi con l’1-0 sul Newcastle che gli permette di agganciare al quarto posto, almeno momentaneamente, Chelsea e Liverpool entrambe in campo domani. Lo fa con un nuovo modulo, il 4-2-3-1 per cui Ruben Amorim rinuncia a quel 3-4-2-1 usato per tutta la carriera che aveva giurato e spergiurato non avrebbe mai abbandonato. E ci riesce con un nuovo eroe, Patrick Dorgu, l’ex Lecce che sceglie questa partita per segnare il suo primo gol di sempre con la maglia del Manchester United, uno splendido sinistro al 24’ sugli sviluppi di una rimessa laterale lunga che i Red Devils capitalizzano come una nuova speranza. Una magia è quella che è mancata al Newcastle, che perde per la seconda volta nelle ultime tre partite e conferma il suo mal di trasferta (appena una vittoria nel 2025-26 lontano dal fortino di St. James’s Park). Oltre al fatto che il meglio della Premier League, per Sandro Tonali e compagni, è ancora lontanissima.
Dorgu non è solo l’autore del gol-vittoria: è stato il migliore in campo. Amorim nel cambio di modulo lo sposta da esterno sinistro ad ala destra, la stessa posizione in cui aveva segnato il suo ultimo gol, in Lecce-Venezia 1-0 del 25 novembre 2024. È passata un’eternità da allora per il 21enne danese, che nonostante le difficoltà dello United ha fatto costanti progressi, fino ad arrivare a questa ottima partita a Old Trafford: ha spinto, ha segnato, ha difeso, si è spostato per il campo chiudendo da ala sinistra. Lo United col nuovo modulo (conseguenza delle assenze, ma anche del fatto che dopo un anno Amorim ha capito che i grandi allenatori sono quelli che tirano fuori il meglio dai giocatori che hanno) è più compatto e bilanciato, capace sia di essere intraprendente come nel primo tempo che di resistere alla pressione avversaria come nella ripresa, quando il Newcastle prende lentamente il controllo del match ma non riescono a trovare il pari, nonostante i numeri della ripresa dicono che i Magpies abbiano tirato 13 volte contro le due dello United, messo sotto ma mai veramente dominato. Se per i Red Devils questa vittoria è l’ennesima ricerca di un nuovo inizio, lo stop conferma i problemi che tengono il Newcastle lontano dall’alta classifica: la versione 2025-26 dei Magpies è una squadra con potenziale ma non riesce ad esprimerlo fino in fondo.
La sorpresa per la difesa a 4 dello United dura meno di 10’, quella per il gol di Dorgu lascia invece un impatto pesante sulla partita, che i Red Devils prendono lentamente in mano, tanto che l’1-0 dell’intervallo probabilmente sta loro stretto. Amorim riparte senza l’infortunato Mount e lo rimpiazza con Jack Fletcher, uno dei due figli di Darren Fletcher in panchina per i padroni di casa. Il Newcastle prende in mano il gioco ma il match si anima solo a cavallo del 60’, con le traverse di Šeško prima e Hall poi. Howe chiede aiuta alla panchina inserendo Wissa, Barnes e Joelinton, ma il risultato, nonostante il Newcastle collezioni tentativi, non cambia più.