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Backstage - Dall'Academy del PSG alla nuova vita in Italia: Mathis Lambourde sta volando con la Reggiana

GOAL

La vita, a volte, è in grado di offrirti una chance per superare un momento di difficoltà, per ripartire e dimenticare qualsiasi problematica. Specie nel mondo del calcio, dove le seconde possibilità possono regalare storie sportive e di vita meravigliose.

Lo sa benissimo Mathis Lambourde, ragazzo francese che, in Italia, sta inesorabilmente tornando a impressionare facendo quello in cui è più bravo: giocare a pallone.

Il giocatore classe 2006 in questa stagione veste la maglia della Reggiana in Serie B e ha una media goal che ne fotografa la qualità: fin qui solo 87 minuti in campo, con 4 presenze da subentrato, ma ha già segnato 2 reti, contro Catanzaro e, nell’ultimo weekend, Bari. 

CHI È MATHIS LAMBOURDE

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Mathis Lambourde nasce il 9 gennaio 2006 a Les Lilas, nella periferia di Parigi, non lontano dallo stadio di Saint-Denis, casa della Nazionale transalpina. Quasi un segno del destino, che il suo futuro dovesse essere legato al mondo del calcio.

È una punta moderna: non eccessivamente strutturata, in grado sia di interpretare il ruolo di centravanti che di spostarsi sulle fasce. Bravo nel dribbling e dotato di un’ottima capacità di finalizzare, come testimoniato dai numeri fin qui mesi a referto nella sua giovane carriera, partita dai meandri parigini. 

IL PASSATO CON PSG E RENNES

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Nella tarantolare capitale francese cresce, come tanti, inseguendo il sogno del calcio. Il talento non manca, sin da bambino: se ne accorge il PSG, che lo inserisce nella propria Academy dopo le esperienze con Cosmos Saint-Denis e Les Lilas.

Giocherà, in realtà, solo un anno con Les Rouge-et-Bleu, fra i giovanissimi, ma senza impressionare. Alla fine di quella stagione, infatti, optò per trasferirsi  al Jeanne d'Arc de Drancy, squadra ai bordi del dilettantismo francese, e successivamente al Rennes nel 2021. 

LE FAVILLE CON LE GIOVANILI DELLA FRANCIA

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In Bretagna torna a far vedere ciò di cui è capace: con la Primavera rossonera farà 16 gol in 27 partite nel 2022/23, meritandosi le prime convocazioni con le giovanili della Francia.

A settembre 2022 lo portano in U17, dove fa numeri pazzeschi: segna all’esordio e diventa un perno di una squadra che perderà solo in finale contro la Germania ai rigori nell’Europeo di categoria, dove Lambourde è decisivo sia nei quarti che in semifinale. Sembra l’inizio di una carriera gloriosa. 

IL PASSAGGIO IN ITALIA E LA SCOMMESSA HELLAS

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Poi, però, dei problemi extracalcistici in Francia ad agosto 2024 lo spingono a lasciare Rennes, appena dopo aver debuttato in Ligue 1. È il Verona a portarlo in Serie A, fiutando l’opportunità e regalandogli la chance di giocare in Italia.

Lui si fa vedere subito: debutta giocando pochissimi minuti col Torino, poi replica entrando in campo nel finale della trasferta di Como. E naturalmente incide subito, segnando una rete che accorcia le distanze fra le due squadre.

Un goal da attaccante puro, vero, talentuoso, un bigliettino da visita al mondo Serie A. 


IL PRESTITO ALLA REGGIANA

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’impatto importante a inizio avventura con l’Hellas, poi tuttavia Lambourde non avrà molto spazio nel resto della stagione, chiusa con un bilancio di 7 presenze, 82 minuti giocati e solo una rete. Numeri insufficienti per maturare, al punto da spingere Lambourde e il Verona a mandarlo a giocare.

In estate, allora, è la Reggiana a farsi avanti: il DS Fracchiolla e mister Dionigi ne vedono le qualità, decidendo di portarlo a Reggio Emilia a titolo temporaneo. Per Mathis, la B non è un declassamento, come spiega nella conferenza stampa di presentazione:

“Non vedo questo trasferimento come un passo indietro, arrivo in Serie B per fare esperienza, imparare ancora e crescere”

Una scelta azzeccata: in attesa della prima titolarità, con i granata sta brillando e ha già messo a referto due reti, entrambe importanti. 

MATURITÀ DENTRO E FUORI DAL CAMPO

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Mathis va a caccia di una maturità calcistica che, in realtà, sembra già parzialmente possedere: le occasioni che, fin qui, gli sono state concesse hanno portato il ragazzo a brillare.

Merito, senza dubbio, anche di una mentalità di ferro: a soli 19 anni, infatti, Lambourde è totalmente focalizzato sul suo lavoro in campo, con la famiglia a dargli quella stabilità necessaria per far bene sul rettangolo di gioco.

Lo dimostra, del resto, il matrimonio da giovanissimo raccontato dallo stesso calciatore in conferenza stampa:

“Mi sono sposato giovane, due anni fa: per me la famiglia è fondamentale, mi dà equilibrio e serenità”

RIPRENDERSI LA FRANCIA?

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Il sogno sarebbe quello di riprendersi la Nazionale Francese, magari passando da quell’Under 21 che gli consentirebbe di riprendere quel filo interrotto nel 2023:

“È possibile ma non è il mio primo pensiero. Voglio pensare prima al quotidiano, cioè a fare bene alla Reggiana. Per tutto il resto si vedrà”.

A Reggio Emilia se lo godono, aspettando il prossimo exploit: Lambourde vuol continuare a volare, la B è pronta a scoprire completamente il suo talento.