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Serie A TIM

Chi è Rudi Garcia: il profilo dell'ex tecnico del Napoli

Redazione
Chi è Rudi Garcia: il profilo dell'ex tecnico del NapoliGetty
Sulla panchina degli azzurri da inizio stagione, vanta già un passato da tecnico in Italia: alla Roma. E con il Lille ha compiuto un'impresa.

Chiamato a sostituire il tecnico campione d'Italia Luciano Spalletti, Rudi Garcia ha accettato la corte del Napoli nel tentativo di vincere ancora in Serie A TIM. Un tentativo sicuramente più complicato del previsto per come si sono messe le cose dopo 12 giornate di campionato, tanto da portare all'esonero. I risultati tra campionato e Champions non hanno soddisfatto De Laurentiis.

Il francese è un allenatore che ha già avuto esperienza con il campionato italiano, avendo guidato e con discreti risultati la Roma per due stagioni. La più grande impresa è forse quella del 2010/2011 con il Lille, ma nel corso della sua carriera Garcia ha regalato altri momenti importanti nel calcio europeo.

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Carriera da giocatore

Rudi Garcia si dedica quasi subito al ruolo di allenatore, tanto che da calciatore giocherà soltanto per 10 anni: dopo una stagione nelle giovanili del Lille, si unisce alla prima squadra dove milita per cinque anni. Poi, tre stagioni con il Caen e l'ultima in campo con il Martigues.

Poche le soddisfazioni: 153 presenze e 7 gol, 5 dei quali con il Lille.

Carriera da allenatore

I primi anni

Sei anni dopo il ritiro, nel 1998, intraprende la carriera di tecnico. Inizia al St. Etienne: prima da assistente, poi da allenatore. Dal 2002 al 2007 ricopre il ruolo di allenatore del Digione, con cui centra la promozione in Ligue 2 nel 2004. Poi, un anno al Le Mans, dove chiude nono raggiungendo le semifinali di Coppa di Lega.

L'impresa col Lille

Ma il momento più importante della carriera di Rudi Garcia arriva nel 2008, quando diventa allenatore del Lille al posto di Puel. Centra subito la qualificazione all'Europa League. Dopo un addio durato due settimane, torna sulla panchina e, nel 2011, compie la grande impresa: prima la Coppa di Francia, con l'1-0 al Psg in finale, poi il suo primo e finora unico campionato. Il 2010/2011 gli vale una storica doppietta.

Rudi Garcia, allenatore del NapoliGetty

L'anno dopo gioca la Champions, sfidando anche l'Inter ai gironi nel 2011/2012, perdendo 1-0 in Francia e 2-1 a San Siro.

Lascia il segno diventando il miglior allenatore della Ligue 1 proprio nel 2011 e il miglior tecnico francese dell'anno, ancora nel 2011 e poi nel 2013 e nel 2014.

Le due stagioni alla Roma

Dopo il Lille, Rudi Garcia approda per la prima volta in Serie A: diventa, infatti, il nuovo allenatore della Roma. Con i giallorossi parte fortissimo: dieci vittorie consecutive, ma la stagione si chiuderà con il secondo posto e con 85 punti, un record che durò fino al 2016/2017 (battuto da Spalletti). Replica il secondo posto nella stagione successiva, ma nel gennaio 2016 viene esonerato.

Il ritorno in Francia: Marsiglia e Lione

Dopo l'addio alla Roma, decide di tornare in Francia, diventando l'allenatore di Marsiglia prima (subentrando ad ottobre 2016) e Lione poi. Con l'OM chiude la stagione al quinto posto, stesso risultato ottenuto nel 2018/2019. L'anno prima, invece, arriva quarto.

Ad ottobre, ancora da subentrato, prende le redini del Lione con cui conquisterà il settimo posto, mentre nel 2020/2021 non va oltre il quarto posto, mancando l'accesso alla Champions. A seguito di questo risultato non ottenuto, lascia il club.

Rudi Garcia a Dimaro per il ritiro del NapoliGetty

La parentesi Al-Nassr e l'arrivo al Napoli

Dopo una breve esperienza in Arabia Saudita (come tecnico dell'Al-Nassr) durata circa dieci mesi, vale a dire da giugno 2022 ad aprile 2023, prende il posto di Luciano Spalletti come tecnico del Napoli.

L'inizio è promettente con le vittorie con Frosinone e Sassuolo, poi i ko con Lazio e Fiorentina e una serie di risultati deludenti, soprattutto in casa, lo mettono in discussione fino alla separazione.

L'esonero

Dopo le prime avvisaglie a metà ottobre, Garcia è tornato a rischio esonero in seguito al pareggio interno contro l'Union Berlino in Champions e alla sconfitta pesante - sempre al Maradona - contro l'Empoli: il francese questa volta non si è salvato.  Il suo sostituto sembrava poter essere Tudor ma alla fine De Laurentiis ha optato per un cavallo di ritorno, Walter Mazzarri.

Come ha giocato il suo Napoli

Rudi Garcia da sempre predilige il 4-2-3-1 o il 4-3-3, modulo che tra l'altro si sposa alla perfezione con le caratteristiche del Napoli: questa une delle motivazioni alla base della scelta operata da De Laurentiis.

Il suo Napoli gioca con aggressività, con gli esterni e la coppia Osimhen-Kvaratskhelia, che ha fatto le fortune dei campani, ad inventare e dare spettacolo, come dimostrano il 4-1 all'Udinese e il 4-0 di Lecce.