La Serie BKT 2024/2025 è stata stravolta dalle ultime vicende giudiziarie che hanno visto come protagonista il Brescia , ma che hanno influenzato anche la stagione di altre squadre come Frosinone , Salernitana e Sampdoria.
Il Brescia, prima penalizzato in Serie BKT con tanto di rinvio dei playout, non si iscrive al prossimo campionato di Serie C e dopo 114 anni di storia è destinato al fallimento, ripartendo dunque dall'Eccellenza. Entro la mattina del 6 giugno dipendenti e tesserati del club avrebbero dovuto ricevere gli stipendi arretrati, per un totale di oltre 3 milioni di euro.
Non avendoli ricevuti il club è impossibilitato alla presentazione della documentazione necessaria per l'iscrizione al campionato 2025/26, sparendo dunque dal calcio professionistico.
Questo dopo che il Brescia è stato sanzionato con 8 punti di penalizzazione, 4 da scontare nella corrente stagione sportiva e altri 4 nella prima stagione sportiva utile a decorrere da quella 2025/2026. Questo riscrive la classifica dopo 38 giornate in Serie BKT: il Brescia scivola al terzultimo posto ed è retrocesso in Serie C. Il Frosinone è dunque salvo e, infine, il playout sarà tra Sampdoria e Salernitana , con andata a Marassi e ritorno all'Arechi.
Il Brescia è stato penalizzato di 4 punti, e dunque retrocesso, per irregolarità nei versamenti di stipendi e contributi. Le mensilità oggetto di indagine sono quelle di novembre e dicembre 2024 e i primi due mesi del 2025, gennaio e febbraio.
Getty
La prima tappa di questa vicenda è il 28 febbraio: la Covisoc , Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio, chiede all'Agenzia delle Entrate ulteriori approfondimenti sul Brescia . Il club di Cellino, infatti, aveva fatto ricorso a crediti d'imposta acquistati da agenzie: tutto questo undici giorni prima, dunque il 17 febbraio, per un valore di circa 2 milioni di euro.
A questa procedura da parte dei club seguono le verifiche da parte della Covisoc, che manda una lettera all'Agenzia delle Entrate per procedere con le indagini.
Le tempistiche si dilatano e solo venerdì 16 maggio arriva la risposta dell'Agenzia delle Entrate: i crediti d'imposta sono inesistenti. Da qui l'irregolarità dei pagamenti da parte del Brescia, con Cellino che dichiarerà di essere stato truffato dall'agenzia che gli aveva fornito i crediti.
Il giorno dopo, la Covisoc trasmette gli atti alla Procura FIGC che, il giorno dopo, domenica 18 maggio, procede alla conclusione delle indagini . Proprio quel giorno, esce un comunicato: il playout Salernitana-Frosinone , inizialmente previsto tra il 19 e il 26 maggio, viene rimandato per procedere con verifiche e provvedimenti del caso.
Si arriva dunque al 22 maggio, giorno in cui si procede con l'udienza della Procura FIGC. Il responso è chiaro: "Il Procuratore Federale, a seguito di segnalazioni della Co.Vi.So.C., ha deferito al Tribunale Federale Nazionale Sezione Disciplinare le società Brescia (Serie B) e Trapani (Girone C di Serie C) nonché i rispettivi legali rappresentanti e dirigenti per una serie di violazioni di natura amministrativa".
Contestualmente, arrivano i deferimenti anche per Massimo ed Edoardo Cellino: "Massimo Cellino ed Edoardo Cellino, rispettivamente presidente e consigliere delegato della società Brescia Calcio S.p.A., sono stati deferiti per non aver ritualmente assolto agli obblighi di versamento, entro il termine del 17 febbraio 2025 di quota parte delle ritenute Irpef e dei contributi Inps, relativi alle mensilità di novembre e dicembre 2024 e gennaio 2025 , ed entro il termine del 16 aprile 2025 delle ritenute Irpef e di quota parte dei contributi Inps relativi alla mensilità di febbraio 2025 ".
Si tratta, dunque, di una doppia irregolarità che, infatti, porterà a una doppia sanzione.

Il 29 maggio, ecco l'udienza di primo grado del Tribunale Federale Nazionale, che procede con la sanzione: "Il Tribunale Federale Nazionale ha sanzionato il Brescia Calcio S.p.A. con 8 punti di penalizzazione, 4 da scontare nella corrente stagione sportiva e altri 4 nella prima stagione sportiva utile a decorrere da quella 2025/2026 . Sei mesi di inibizione per il presidente del club Massimo Cellino e per il consigliere delegato della società Edoardo Cellino".
L'ultimo termine utile per regolare la propria posizione in termini di stipendi arretrati per dipendenti e tesserati, per un totale di circa 3 milioni di euro, non è stato rispettato.
La conseguenza è la mancata iscrizione ai campionato professionistici nella prossima stagione e dunque fallimento, con ripartenza dall'Eccellenza.
Il Brescia può ancora fare, e farà, ricorso. Poche ore dopo la sentenza, infatti, è arrivato il comunicato del club: "Brescia Calcio prende atto della decisione di stasera del Tribunale Federale Nazionale. Esaminerà le motivazioni anche con riguardo a tutte le articolate difese che sono state portate all’attenzione dei Giudici federali e riserva sin d’ora di presentare reclamo alla Corte Federale d’Appello".
C'è una settimana di tempo per preparare e presentare il ricorso, poi il 12 giugno ci sarà la sentenza della Corte Federale d'Appello, che due giorni prima deve pure esprimersi sul ricorso della Salernitana legato alla mancata disputa del playout. Questa è l'ultima indagine endofederale che la Lega B attenderà, per poi provare a calendarizzare il playout tra Salernitana e Sampdoria tra il 15 e il 20 giugno, anche se il Brescia praticamente ci arriverà pur sapendo di non esistere più.
La Sampdoria , sul campo, aveva chiuso al terzultimo posto la Serie BKT 2024/2025: il pareggio per 0-0 con la Juve Stabia a Castellammare aveva condannato i blucerchiati.
I 4 punti di penalizzazione al Brescia, però, riscrivono la classifica : le Rondinelle scivolano a quota 39, finendo in zona retrocessione. Frosinone, Salernitana e Sampdoria guadagnano una posizione: i blucerchiati salgono alla diciassettesima e quartultima piazza, che vale la disputa del playout con andata in casa e ritorno in trasferta, all'Arechi contro i granata. Il Frosinone, invece, è salvo.