Il portiere rossoblù è scoppiato in lacrime dopo la sconfitta in finale contro il Napoli: inconsolabile per l’errore che ha regalato agli azzurri il definitivo 2-0.
Da eroe di una notte al pianto inconsolabile della finale: l’avventura araba di Federico Ravaglia ha mostrato inevitabilmente due volti.
Il portiere del Bologna è stato protagonista sia in positivo che in negativo nella sconfitta contro il Napoli, tra parate straordinarie che hanno tenuto i suoi a galla e l’errore che ha regalato il definitivo 2-0 agli azzurri.
Al triplice fischio, mentre il campo si trasformava nel palcoscenico della festa partenopea, Ravaglia si è lasciato andare alle lacrime, tutto solo sulla panchina rossoblù.
La serata di Ravaglia contro il Napoli era partita sotto buoni auspici, ricordando la prestazione superlativa della semifinale contro l’Inter, in cui era stato nettamente il migliore in campo.
Nella prima mezz’ora, alcuni interventi decisivi gli hanno permesso di mantenere inviolata la porta, ma nulla ha potuto sul sinistro calibrato di Neres, che dalla distanza ha infilato il pallone all’incrocio dei pali.
Nella ripresa, però, un errore ha condannato il Bologna: nel tentativo di costruire dal basso, Ravaglia ha cercato di servire Lucumí, ma la traiettoria è stata intercettata dall’ala brasiliana del Napoli, che ha segnato con uno scavetto elegante, firmando la doppietta decisiva per il trionfo partenopeo.
Al triplice fischio, Ravaglia si è lasciato cadere sulla panchina del Bologna, cercando di restare il più possibile lontano dalle telecamere, scoppiando in un pianto inconsolabile.
Due membri dello staff di Italiano lo hanno subito raggiunto per consolarlo, ma le lacrime del portiere classe 1999 testimoniano quanto questo match fosse importante per lui.
Per Ravaglia, la finale contro il Napoli rappresentava molto più di una semplice partita: era l’occasione di realizzare un sogno coltivato da tutta la vita.
Nato a Bologna e cresciuto nelle giovanili rossoblù, il portiere classe 1999 aveva finalmente la possibilità di vincere un trofeo con la sua squadra del cuore da protagonista.
A maggio, in finale di Coppa Italia contro il Milan, tra i pali c’era Skorupski: quel titolo è comunque suo, ma la sua storia meritava un epilogo diverso.
Oggi però il Bologna non è più una squadra che lotta per la salvezza o per un buon piazzamento a metà classifica: la speranza è che questo sogno sia solo rimandato e che, un giorno, Ravaglia possa finalmente alzare un trofeo da protagonista.
Al termine del match, Italiano ha voluto commentare le lacrime di Ravaglia dopo la sconfitta contro il Napoli:
"Lacrime di Ravaglia? Ha fatto grandi cose in semifinale. C'è stato quell'errore sul 2-0, ma non cambia. È il primo che ci tiene. Ha questi colori tatuati addosso. Mi dispiace, dispiace per tutti. Una partita viva, che potevamo portare fino in fondo. Grande prestazione del nostro avversario, ma noi usciamo a testa alta. Arrivare in finale non è mai semplice. Ci lascerà tanto perché c'è da crescere, ma non dobbiamo abbassare la guardia perché lottiamo ancora su tanti fronti."