Due vittorie consecutive per mettersi alle spalle la sorprendente sconfitta patita all’esordio in casa contro la Cremonese e per iniziare a scalare la classifica.
Il Milan era chiamato a dare una risposta convincente e lo ha fatto espugnando il campo del Lecce e superando, nell’ultima uscita, un avversario sempre ostico come il Bologna.
Per la compagine rossonera e Massimiliano Allegri, la priorità è adesso non solo quella di prolungare ad Udine la striscia positiva, ma anche di trovare i goal del reparto avanzato.
Sin qui in campionato il solo Pulisic ha trovato la via della rete ed ovviamente c’è bisogno di un cambio di passo per poter reggere il ritmo delle più dirette concorrenti.
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Sin qui il Milan ha sempre trovato la via del goal in campionato.
Sono state quattro le reti messe a segno in tre uscite e di queste una è stata marcata da un difensore (Pavlovic all’esordio contro la Cremonese), due da centrocampisti (Loftus-Cheek contro il Lecce e Modric contro il Bologna) e una dagli attaccanti (appunto Pulisic nelle battute finali della sfida con il Lecce).
Massimiliano Allegri sin qui nel torneo non ha potuto contare sul suo uomo di punta, ovvero quel Rafael Leao sul quale si è lavorato nel corso dell’estate per farlo agire più vicino alla porta, mentre più in difficoltà è parso Gimenez (fin qui a corrente alternata e fermato dai legni) con Nkunku che invece è ancora in rampa di lancio.
Anche nella prossima sfida di campionato contro l’Udinese, Allegri non potrà fare affidamento su Rafa Leao.
Il campione portoghese si è fermato a metà agosto dopo soli 17’ minuti di una sfida di Coppa Italia con il Bari (nella quale è anche tra l’altro andato a segno) e da allora non si è più visto in campo.
Inizialmente si pensava ad un possibile recupero per dopo la sosta, ma l’infortunio riportato riportato al soleo è di quelli che vanno curati con massima cautela, poiché il rischio ricadute è sempre molto elevato.
Anche negli ultimi giorni, Leao ha lavorato a parte e sembra dunque molto complicato un suo rientro per la prossima sfida di campionato.
La prudenza è d’obbligo e va letta anche in ottica Napoli: avere il portoghese a disposizione per la successiva sfida con i campioni d’Italia in programma il prossimo 28 settembre potrebbe fare tutta la differenza del mondo.
A sostituire Rafa Leao nel cuore dell’attacco rossonero è stato, nelle prime battute di questa stagione, Santiago Gimenez.
Il centravanti messicano, acquistato lo scorso febbraio dal Feyenoord a fronte di un esborso da 30 milioni di euro, ha vissuto un’estate non semplice.
Per settimane si è parlato di un suo addio quasi scontato e questo fino al 1° settembre, quando sembrava destinato ad un trasferimento alla Roma nell’ambito di uno scambio con Dovbyk.
Ebbene ‘El Bebote’ non solo è rimasto, ma sin qui ha trovato molto più spazio di quanto inizialmente era lecito attendersi.
Sono stati già 335 i minuti giocati in campionato, tutti rigorosamente da titolare, ma la fiducia riposta in lui non sempre è stata ripagata. Il messicano ha alternato cose buone ad altre decisamente meno convincenti ed nell’ultima uscita con il Bologna ha fallito un paio di ghiotte occasioni.
La sua conferma dal 1’ ad Udine al fianco dell’intoccabile Pulisic potrebbe non essere scontata.
Tra tutti i giocatori a disposizione di Massimiliano Allegri, c’è uno che per velocità, qualità e caratteristiche sembra il più indicato per il ruolo di vero alter ego di Leao: Christopher Nkunku.
Il Milan ha investito 37 milioni più bonus per acquistarlo dal Chelsea nel corso delle battute finali della sessione estiva di calciomercato, cosa questa che ben racconta di quanto grande sia la fiducia nei suoi confronti.
L’attaccante transalpino ha sfruttato la sosta per gli impegni delle Nazionali per lavorare al fine di avvicinarsi alla migliore condizione possibile e adesso dovrebbe essere pronto per ritagliarsi finalmente il suo spazio.
Ha esordito in rossonero entrando a 5’ dalla fine dell’ultima sfida con il Bologna ed è stata questa la prima partita ufficiale per lui dalla finale del Mondiale per Club contro il PSG (ha giocato solo 13’ in quella occasione) datata 13 luglio.
Forse al momento non parte in vantaggio nel ballottaggio con Gimenez, ma la sensazione è quella che ad Udine possa anche scendere in campo dal 1’. La corsa verso una maglia dal titolare è partita, non resta che capire quanti minuti ha nelle gambe e in che modo potrà dare il suo contributo.