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Alberto Paleari super in Torino-Genoa: a 33 anni ha fatto la partita della vita alla quinta presenza in A

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La preoccupazione era palpabile, come sempre accade quando il portiere titolare non c'è e in campo va quello di riserva. Al Torino non si è fatto eccezione, dopo che Franco Israel ha dato forfait e contro il Genoa è toccato ad Alberto Paleari.

Normale che fosse così: Paleari era alla prima presenza stagionale in Serie A. La seconda, considerando anche la gara di Coppa Italia vinta contro il Pisa. E la seconda in campionato con la maglia del Torino: ne aveva collezionata una sola anche nel 2024/2025, ma al posto di Milinkovic-Savic, ai tempi portiere granata.

Eppure, alla fine è andata bene. Anzi, benissimo. Perché proprio Paleari è stato il grande protagonista della soffertissima vittoria del Torino sul Genoa, vivendo a 33 anni suonati la giornata forse più importante e bella della propria carriera.

IL DOPPIO INTERVENTO NEL FINALE

Paleari è stato battuto da un destro ravvicinato di Thorsby nel primo tempo, ma lì l'errore è stato di Asllani, che ha bucato un cross dalla destra di Ekhator: mica suo. Impossibile in quelle condizioni frapporsi alla conclusione del norvegese.

A lavorare, nonostante il bel primo tempo del Genoa, è stato poi il collega Leali, bravissimo a frapporsi a più di un tentativo del Torino. Ma i granata sono andati a segno lo stesso, non una bensì due volte: prima con una sfortunata autorete di Sabelli e poi con una volée ravvicinata di Maripan.

Ecco: è lì che Paleari ha indossato il mantello del supereroe. Il portiere arrivato nell'estate del 2024 dal Benevento ha prima respinto di piede una insidiosissima punizione di Vitinha, quindi ha compiuto un miracolo agli sgoccioli della partita, opponendosi con bravura e pure con un po' di fortuna a un tentativo ravvicinato al volo di Cornet. Il tutto poco prima che l'arbitro Bonacina fischiasse la fine del match.

 

QUINTA PRESENZA IN SERIE A

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Paleari, prima di oggi, aveva collezionato altre quattro presenze in Serie A. E non era andata benissimo, visto che due di queste le aveva perse, un'altra pareggiata e una sola vinta: il 22 maggio del 2021 contro il Cagliari, quando indossava proprio la maglia del Genoa.

Anche in quell'occasione Paleari si era comportato bene, chiudendo la porta a Cerri e a Joao Pedro. Ma in precedenza si era reso protagonista di un paio di incertezze, frutto anche della ruggine da panchina.

L'unica presenza in Serie A col Torino prima di oggi, invece, risaliva a Torino-Lazio del 29 settembre 2024: Paleari aveva preso il posto di Milinkovic-Savic, assente per infortunio, ma era uscito dal campo con tre reti sul groppone, visto che i biancocelesti alla fine si erano imposti per 3-2 all'Olimpico Grande Torino.

UNA CARRIERA DA MONTAGNE RUSSE

Paleari ha così toccato nuovamente quell'apice che già aveva raggiunto al Genoa. Ovvero la prima squadra che nel 2020, dopo una lunga gavetta, gli aveva concesso la possibilità di misurarsi con la Serie A, anche se sempre da portiere di riserva.

Le giovanili del Milan si erano rivelate un'illusione per il ragazzo di Giussano (Monza e Brianza), subito costretto a tornare nelle retrovie: Pontisola, Ttritium, Virtus Verona, Giana Erminio. Quindi ecco il quadriennio al Cittadella, con tanto di finale playoff di Serie B nel 2019 persa nella doppia sfida contro il Verona. E infine, appunto, il Genoa.

Solo che da quel momento il percorso calcistico di Paleari si è nuovamente trasformato in un saliscendi da montagne russe: il ritorno in B per giocare col Benevento, la Serie A nuovamente sfuggita nelle ultime curve, la retrocessione del 2023, un'annata in terza serie. Da dove lo ha ripescato il Torino, dandogli una nuova opportunità alle spalle prima di Milinkovic e poi di Israel.

"BELLISSIMO, UN'EMOZIONE"

Proprio Paleari si è presentato in sala stampa all'Olimpico Grande Torino, alla fine della partita contro il Genoa, per parlare con i giornalisti presenti. E non ha nascosto la propria gioia per il contributo regalato alla vittoria del Toro.

"Non è mai facile per chi gioca meno rimanere sul pezzo, ma dare un contributo quando si viene chiamati in causa è gratificante. Ho vissuto quest'emozione, ci tenevo tanto. La parata su Cornet nel finale? Bellissimo, anche in Coppa Italia ne avevo fatta una nel finale. Le responsabilità per un portiere sono grandi, ma quando non vuoi far prendere goal alla tua squadra questa possibilità si crea".

Del resto Marco Baroni, il suo allenatore, aveva già spiegato a chiare lettere durante la conferenza stampa della vigilia di riporre massima fiducia in Paleari nel caso Israel avesse dato effettivamente forfait:

"Ho grandissima fiducia in Paleari e anche Popa si sta allenando benissimo. In queste situazioni devo rafforzare un giocatore come Paleari, che sta dando un contributo straordinario in allenamento. Ho massima fiducia in lui".

TITOLARE ANCHE A BOLOGNA?

Alle porte c'è ora Bologna-Torino, gara della nona giornata di Serie A inserita all'interno del primo turno infrasettimanale della stagione. Israel giocherà? Ancora non lo sa nessuno. Dipenderà dal recupero o meno nei prossimi giorni da parte del portiere uruguaiano, che se riuscirà a rimettersi in tempo a disposizione di Baroni si riprenderà la maglia da titolare. Altrimenti toccherà nuovamente a Paleari. Che a questo punto, dopo le parate finali contro il Genoa e alla veneranda età calcistica di 33 anni, ci ha preso gusto.