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Calcio

Johan Bakayoko ha stregato tutti. Ruud van Nistelrooij gli ha cambiato la carriera, ma il talento belga è pronto ad andare oltre e sogna una big

Orazio Accomando
Johan Bakayoko ha stregato tutti. Ruud van Nistelrooij gli ha cambiato la carriera, ma il talento belga è pronto ad andare oltre e sogna una bigDAZN
La carriera, il passaggio al PSV, la possibilità di giocare per la Costa d'Avorio. Classe 2003, Johan Bakayoko ha già tante storie da raccontare

Per anni è stato in cima al Ranking Fifa. Per anni è stato anche una la più grande delusione a Mondiale ed Europeo. Il Belgio è pronto a recitare un ruolo da protagonista a Euro2024, senza la pressione degli ultimi dieci anni, senza il peso di una “generazione d’oro” chiamata a vincere, senza il primo posto nel ranking che ti obbliga a non deludere. Il nuovo corso targato Domenico Tedesco, che ha ereditato la panchina dei Diavoli Rossi dopo il fallimento di Qatar 2022 con Roberto Martinez alla guida, è iniziato nel migliore dei modi. 

6 successi e 2 pareggi nelle 8 partite di qualificazione, la bellezza di 22 gol segnati, meno solo di Portogallo, Francia e Spagna, e 4 gol subiti, che hanno fatto di De Bruyne e soci la terza miglior difesa. Un nuovo corso che ha visto Domenico Tedesco dare una rinfrescata ad una rosa già forte e protagonista. Tra i nuovi volti del Belgio spicca senza dubbio Johan Bakayoko, esterno classe 2003 che sta dominando l’Eredivisie con la maglia del PSV.

Chi è Bakayoko: la carriera

Esterno destro mancino, praticamente il giocatore ideale nel calcio moderno. Forte fisicamente, veloce, tecnico e con uno spiccato fiuto del gol. Sono 6 quelli realizzati in campionato, accompagnati da 8 assist. Per lui anche 1 gol in Champions League, quello segnato nella fase a gironi contro il Lens. Nato a Overijse, città del Brabante Fiammingo. Li dove si parla olandese, si corre la Druivenkoers, una gara ciclistica tra le più importanti. Ma Johan ai pedali ha sempre preferito la rapidità dei suoi piedi.

Dal Brugge al PSV

Non è un caso che a 12 anni lo nota il Club Brugge, che lo porta all’interno del suo settore giovanile, con l’approvazione dei genitori ivoriani. Bakayoko fa fatica prima di trovare la giusta collocazione e non ci riferiamo solo all’aspetto tattico. Cambia tre società: Brugge, Malines e Anderlecht, prima di trovare casa al PSV nel 2019. 

In Olanda trova il club che crede in lui, lo aspetta, lo lancia e che a 17 anni gli permette di firmare il primo contratto da professionista. A marzo 2022 l’esordio in Eredivisie. 1 minuto appena, entrando al posto di Veerman, per assaporare il calcio dei grandi nella sfida vinta contro l’Heracles.

Il passaggio in prima squadra

ruud van nistelrooyDAZN

E’ la stagione 2022/23 quella della consacrazione, grazie alla promozione di Ruud Van Nistelrooy da tecnico della Primavera a tecnico della prima squadra. L’ex bomber del Manchester United gli affida subito una maglia da titolare. Bakayoko lo ripaga con 5 gol in 23 presenze alla sua prima stagione in Eredivisie. Numeri che convincono Domenico Tedesco a chiamarlo in Nazionale esattamente un anno fa. 

La possibilità di giocare con la Costa d'Avorio

Curiosità: essendo nato da genitori ivoriani, Bakayoko avrebbe potuto scegliere di rappresentare la Costa d’Avorio, ma non ha mai nascosto il desiderio di giocare per il Belgio. Contro l’Estonia, lo scorso giugno, è arrivato anche il primo gol in Nazionale. Bakayoko può essere la stella a sorpresa di questo Belgio, dato che i riflettori saranno principalmente puntati sui veterani Lukaku e De Bruyne e sulla stella del Manchester City Doku. 

I numeri in stagione

Il telento del PSV ha giocato da titolare le ultime 3 partite disputate dal Belgio, il che lo porta ad essere un serio candidato ad un ruolo da protagonista anche in Germania. Occhio anche al futuro. La politica del PSV è chiara da sempre: cercare giovani talenti, coltivarli, lanciarli, venderli a peso d’oro. Probabile dunque un’asta la prossima estate per Bakayoko, la cui valutazione si aggira attorno ai 40 milioni di euro. Budget complicato per i club italiani, più alla portata di Premier e Bundesliga, sempre che l’Europeo da protagonista non faccia ulteriormente schizzare il prezzo del suo cartellino.