Cristian Chivu sempre più calato nel progetto Inter: "Sono tornato e cerco di trasmettere entusiasmo, contro il Como abbiamo ottenuto 3 punti importanti".
Un poker autoritario, una prova di forza che conferma l'Inter al vertice del campionato.
Cristian Chivu si gode il 4-0 rifilato al Como, mostrandosi sempre più focalizzato sul lavoro intrapreso nel momento in cui è stato scelto quale erede di Simone Inzaghi.
Ecco le parole del tecnico rumeno, rilasciate a DAZN dopo il match di San Siro.
"Si poteva far meglio, ma per le energie spese nell'andare a prenderli alti ci sta. Abbiamo ottenuto 3 punti importanti".
"Extra-motivazione per la sfida Chivu-Fabregas? Quelli sono i titoli dei giornali, per me contano squadra, prestazione e obiettivo, questo fa comodo a voi e a chi parla di calcio. Ma capisco".
La crescita di Diouf e Luis Henrique? C'è bisogno di tutti, così si costruisce e ci si prepara alle difficoltà della stagione. Ci vuole pazienza, i nuovi hanno bisogno di inserirsi, l'impatto è alto, ma loro lo fanno al meglio anche grazie a chi è qui da un bel po' che sa cosa significa giocare nell'Inter e che li coccola".
"Abbiamo giocato ad un tocco? Dipende sempre dall'avversario. Io avrei voluto palleggiare un po' di più, poi è ovvio che se loro vengono a prenderti alti devi giocare veloce".
"Serviva serenità nel trovare le giocate giuste e nella ripresa ce l'abbiamo fatta. Nel primo tempo abbiamo speso un sacco, poi abbiamo rifiatato abbassandoci un po'. Potevamo gestirla meglio, ma abbiamo accettato con umiltà il loro palleggio per colpirli in contropiede".
"La mia esultanza un'apoteosi? Mi godo un gruppo fantastico, sia squadra che società. A parte la parentesi di Parma, dove in 3 mesi mi hanno fatto innamorare, sono tornato e cerco di trasmettere il mio entusiasmo ai ragazzi, che sanno bene cosa vuol dire essere interista".