Kevin De Bruyne è stato protagonista di un episodio che ha acceso il post partita di Milan-Napoli e che continua a far discutere.
Nel match di San Siro, valido per la Serie A, il centrocampista belga, autore del momentaneo 2-1 su rigore, è stato sostituito da Antonio Conte al 73’ e uscendo dal campo ha reagito con rabbia.
Come svelato da 'Bordocam' di Dazn, il fuoriclasse ha pronunciato parole dure: “Fu…ing hell! We’re losing, man!”, tradotto come “Al Diavolo c…, stiamo perdendo”.
Una reazione che non è passata inosservata e che ha spinto l’allenatore a intervenire pubblicamente e in spogliatoio, ribadendo il principio che nessuno, nemmeno De Bruyne, è indispensabile.
Secondo quanto ricostruito da Dazn, De Bruyne non ha accettato di buon grado la sostituzione decisa da Conte mentre il Napoli era sotto nel punteggio contro il Milan.
La frustrazione del belga, che in 73 minuti aveva sbagliato 19 passaggi, è esplosa all’uscita dal campo:
“Fu…ing hell!”. “We’re losing, man!", ovvero "Al Diavolo c..., stiamo perdendo".
L’episodio ha riportato alla memoria un precedente vissuto ai tempi del Manchester City, quando anche Guardiola dovette fare i conti con la sua insofferenza per una sostituzione in un match di cartello contro il Liverpool.
Alla fine della gara, Antonio Conte ha affrontato la questione con parole nette in conferenza stampa.
“Mi auguro che fosse contrariato per il risultato, perché se fosse per altre cose ha preso la persona sbagliata”, ha dichiarato in conferenza stampa.
L’allenatore salentino, sottolinea il Corriere della Sera, ha usato il caso per ribadire un concetto chiave del suo metodo: “Tutti sono utili, nessuno è indispensabile”.
Per Conte il gruppo viene prima dei singoli, anche quando si tratta di un fuoriclasse arrivato come colpo di mercato.
Il giorno successivo alla sconfitta con il Milan, come riferito dal Corriere dello Sport, Conte ha sfruttato l’allenamento a Castel Volturno per affrontare l’episodio senza puntare direttamente De Bruyne, ma rivolgendosi a tutta la squadra. Il tecnico ha ricordato che certe reazioni di campo possono essere tollerate una volta, ma non la seconda.
“A casa mia si dice: patti chiari e amicizia lunga. Una volta la concedi, la seconda volta non la concedi più”, ha ribadito anche alla vigilia del match contro lo Sporting Lisbona.
Nessun confronto faccia a faccia, quindi, ma un monito generale che ha voluto fissare la linea da seguire nello spogliatoio azzurro.