Roberto De Zerbi si è raccontato in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera; l'allenatore del Marsiglia, che sta vivendo un inizio di stagione più che positivo, ha spiegato come vede il calcio e soprattutto il suo modo di lavorare con i giocatori.
Il tecnico italiano è tornato anche sulla vicenda che ha coinvolto Adrien Rabiot e Rowe con la conseguente cessione dei due giocatori a seguito di una grossa lite tra di loro.
Poi anche un commento sull'attuale Serie A, chi vede favorita e il "tifo" per Gian Piero Gasperini.
"Con i giocatori e lo staff cerco un rapporto: se oltre a rispetto e stima c’è anche l’affetto è un mix esplosivo. Cerco una connessione, anche con l’ambiente. Non faccio l’insegnante di morale, ma voglio trasmettere quello che sono: come uomo, prima che come allenatore. Ed è normale cercare una comprensione reciproca, anche fuori dal campo".
De Zerbi poi parla di come le sue idee e il modo di allenare dividono all'interno del calcio: "Ho buona autostima, ma mi sento a disagio perché 10 anni fa ero in D e non mi vedo come vedono gli altri. Di sicuro ho sempre avuto le idee chiare su come volevo che la mia squadra stesse in campo. C’è chi mi ama, chi mi odia e non sono predisposto a farmi capire e conoscere da tutti. Ma il calcio ha preso una direzione del gioco di un certo tipo".
Il tecnico è tornato sulla litigata tra Rabiot e Rowe e l'addio del centrocampista, passato al Milan: "Se avevo già visto una cosa così? Mai. E io vengo dalla strada. Ma ci ha fatto bene, perché la società ha scelto di fare a meno di Rabiot, che non ha voluto fare un passo indietro".
Sull'attuale Serie A ha detto: "Sono contento per Gasperini, che all’Inter pagò colpe non sue: un po’ tifo per lui, perché gli avevano dato l’etichetta che non poteva sedersi su una grande panchina. E invece può stare ovunque. Il Napoli è più che vivo, l’Inter è forse ancora la più forte, il Milan sta giocando bene. È bello vedere tanta competitività".
"La competizione è alta, ma lui ha caratteristiche diverse", ha detto De Zerbi su Luis Henrique, esterno dell'Inter che ha allenato nella passata stagione. Sul giocatore, il tecnico ha aggiunto: "Ogni tanto gli dicevo che giocava in ciabatte: deve sfruttare di più il suo potenziale".