Un Derby dell’Appennino che per lunghi tratti è parso destinato a tingersi di rossoblù, ma che alla fine si è chiuso senza vincitori e senza vinti.
Una Fiorentina ad un passo dal baratro e dalla sua quinta sconfitta in campionato, riesce a recuperare due reti al Bologna nelle battute finali di una sfida non entusiasmante, ma molto intensa.
Ai gigliati serviva una vittoria per tirarsi fuori dalle sabbie mobili della retrocessione, ma è arrivato quanto meno un pareggio utile per lasciare l’ultima posizione e che lascia in eredità soprattutto una grande reazione.
Il Bologna ha impiegato qualche minuto per prendere in mano il pallino del gioco, ma una volta che lo ha fatto sono emerse tutte le fragilità di un avversario al quale non era consentito il minimo margine di errore. A sbloccare il risultato al 25’ è stato Castro che, al temine di una lunga azione innescata da un disimpegno errato di Pablo Marì, ha scagliato sotto la traversa un pallone calciato con grandissima potenza dall’interno dell’area di rigore.
E’ il goal che manda alle corde una Fiorentina che però nella ripresa trova le forze per mettere in campo qualcosa in più. I gigliati danno l’impressione di rientrare dagli spogliatoi con il piglio giusto, ma tutte le velleità vengono spazzate via già al 52’ quando Cambiaghi sigla il raddoppio chiudendo al meglio una splendida azione manovrata.
Sembra il goal destinato a mandare in archivio la pratica, ma i gigliati riescono in qualche modo a risolvere. La svolta nel giro di pochi minuti, ovvero dal 66 quando 66’ serve l’intervento del VAR per annullare il goal di Dallinga che sarebbe valso lo 0-3, al 72’ quando viene assegnato un rigore alla Fiorentina per un fallo di mano di Ferguson.
A trasformarlo con freddezza è Gudmundsson che riaccende le speranze di una squadra che all’83’ si ritrova anche in superiorità numerica per l’espulsione di Holm all’83’. In pieno recupero un altro penalty per i padroni di casa per un fallo di mano di Bernardeschi: questa volta ad incaricarsi della battuta è Kean che sigla il definitivo 2-2.
E’ il goal che consente ai gigliati di strappare un punto insperato e che impedisce al Bologna di salire al quarto posto in solitaria.
La retroguardia della Fiorentina va in affanno con troppa facilità, ma il vero problema della compagine viola è rappresentato da una mediana senza idee. Dodò spinge tanto ma è impreciso e nel finale fallisce l’incredibile occasione per il sorpasso, Gudmundsson e Kean hanno soprattutto il merito di restare freddi dal dischetto.
FIORENTINA (3-5-2): De Gea 6; Pongracic 5.5, Pablo Marì 5.5, Ranieri 5.5 (85’ Piccoli sv); Dodò 5.5, Mandragora (54’ Ndour 6), Nicolussi Caviglia 5 (65’ Sabiri 5.5), Fagioli 5.5 (54’ Dzeko 6), Gosens 5 (54’ Fortini 6); Gudmundsson 6.5, Kean 6.5. All. Pioli.
Skorupski si arrende solo ai due rigori, Holm gioca una buona partita ma lascia i suoi in dieci nel momento più importante della gara. Castro e Cambaghi sono due certezze, Bernardeschi entra e causa il rigore che vale il 2-2 finale.
BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski 7; Holm 5.5, Heggem 6.5, Lucumì 6.5, Miranda 6.5; Freuler 6, Ferguson 5.5; Orsolini 6 (77’ Bernardeschi 5), Fabbian 6 (77’ Pobega 6), Cambiaghi 7 (65’ Rowe 6, 86’ Casale sv); Castro 7 (65’ Dallinga 6). All. Italiano.
FIORENTINA-BOLOGNA 2-2
Marcatori: 25’ Castro (B), 52’ Cambiaghi (B), 73’ rig. Gudmundsson (F), 90+3’ rig Kean (B)
FIORENTINA (3-5-2): De Gea 6; Pongracic 5.5, Pablo Marì 5.5, Ranieri 5.5 (85’ Piccoli sv); Dodò 5.5, Mandragora (54’ Ndour 6), Nicolussi Caviglia 5 (65’ Sabiri 5.5), Fagioli 5.5 (54’ Dzeko 6), Gosens 5 (54’ Fortini 6); Gudmundsson 6.5, Kean 6.5. All. Pioli.
BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski 7; Holm 5.5, Heggem 6.5, Lucumì 6.5, Miranda 6.5; Freuler 6, Ferguson 5.5; Orsolini 6 (77’ Bernardeschi 5), Fabbian 6 (77’ Pobega 6), Cambiaghi 7 (65’ Rowe 6, 86’ Casale sv); Castro 7 (65’ Dallinga 6). All. Italiano.
Arbitro: La Penna
Ammoniti: Gosens (F), Freuler (B), Gudmundsson (G), Holm (B), Rowe (B), Lucumì (B)
Espulsi: Holm (B)