Mike Maignan è tornato a essere un fattore per il Milan. Il portiere francese, reduce come l’intero Diavolo da ua stagione con tanti bassi e pochi alti, ha ripreso a offrire prestazioni di altissimo livello.
Certamente la difesa del Milan, con l’arrivo di Allegri in panchina, offre meno preoccupazioni rispetto al passato ma è altresì netto che il rendimento di Maignan sia tornato su standard di eccellenza.
Contro la Juve, l’ex Lille è stato protagonista di una parata - quella su Gatti - ai limiti dell’irreale, dimostrando che, nonostante tutto, il miglior guardiano possibile per questo Milan resta lui.
E dire che Maignan, in questa squadra, avrebbe potuto addirittura non giocarci più. Quest’estate l’estremo difensore classe 1995 è stato vicinissimo al trasferimento a Londra: il Chelsea lo voleva, l’offerta avrebbe anche accontentato il Milan, in relazione al suo contratto in scadenza.
Poi, però, è arrivato Max Allegri: il dialogo fra giocatore e allenatore è stato sufficiente a convincere Maignan a rimanere almeno fino alla scadenza del contratto prevista per giugno 2026. Una brutta notizia, forse, per i conti economici, una ottima scelta per l’aspetto tecnico.
E così, col passare delle settimane, Maignan si sta riprendendo il Milan a suon di parate. Già contro il Bologna, a metà settembre, il francese aveva messo un paio di pezze importanti prima dell’infortunio al solito polpaccio, che da almeno due anni lo tormenta e che rappresenta uno dei principali problemi per il Milan.
Juventus e Napoli sono state le gare del ritorno in grande stile di Maignan.
Il portiere è stato uno dei migliori in campo sia contro i campioni d’Italia che all’Allianz, dove la parata su Gatti - seppur il difensore bianconero fosse poi in fuorigioco - hanno impressionato tutti. Buona parte dei 4 punti raccolti da Allegri nei due big match sono stati anche merito attivo di Mike, sempre più vicino all’essere di nuovo Magic.
Lo dicono anche i numeri: per lui 3 clean sheet su 5 presenze in Serie A.
Quello che resta in bilico, adesso, è il suo futuro. I dialoghi per il suo rinnovo sono alquanto freddi, nonostante a febbraio scorso vi era stata una bozza d’intesa per far rinnovare Maignan fino al 2028.
Tutto, poi, è stato congelato e adesso la sensazione che domina è che il giocatore classe 1995 faccia le valigie a giugno, se non addirittura a gennaio per monetizzarne la cessione.
Chiaramente, Allegri si opporrà: ha già eletto Maignan come uno dei suoi leader, affidandogli la fascia da capitano. E chissà che, di parata in parata, anche la situazione contrattuale non possa ammorbidirsi, magari convincendo anche le parti a venirsi incontro.