Finale rovente a San Siro in occasione di Milan-Lazio: i biancocelesti hanno protestato in maniera vibrante per un rigore non assegnato nel recupero.
Serviva una vittoria al Milan per riprendersi, almeno momentaneamente, la vetta della classifica, e la vittoria è arrivata domenica sera contro la Lazio.
Una sfida, quella che si è giocata a San Siro, che è stata decisa da un goal di Rafa Leao e che ha riservato un finale quantomeno rovente.
A scaldare gli animi è stato un episodio accaduto in area di rigore rossonera che ha portato i capitolini a chiedere un calcio di rigore.
Valutare l’accaduto ha richiesto del tempo e l’ausilio del VAR, alla fine però il direttore di gara Collu ha deciso di far proseguire, non ravvisando dunque gli estremi per la massima punizione.
Una decisione che ha mandato su tutte le furie la Lazio, tanto che nel post-gara è scattato il silenzio stampa.
Al quinto minuto di recupero, la Lazio ha chiesto un calcio di rigore per un fallo di mano di Pavlovic a seguito di una girata di Romagnoli in area di rigore.
Il difensore del Milan ha effettivamente toccato il pallone con il braccio, ma l’arbitro, dopo essere stato richiamato dagli addetti al VAR e aver rivisto l’azione, ha optato per il non assegnare la massima punizione.
Una decisione definitiva arrivata addirittura al 101’, che poi lo stesso direttore di gara Collu ha spiegato.
“Il braccio del numero 31 del Milan è in posizione non congrua, ma in seguito al fallo subito”.
Secondo il direttore di gara, dunque, Pavlovic ha sì toccato il pallone con il braccio in occasione del tiro di Romagnoli, ma dopo essere stato trattenuto da Marusic.
L’episodio non ha dunque portato ad un calcio di rigore che avrebbe potuto cambiare le sorti della gara, ma ha letteralmente incendiato gli animi in campo.
Allegri è stato espulso per essersi tolto la giacca ed essersi rivolto all’arbitro con parole evidentemente non ritenute adeguate, ma a contestare di più la decisione finale è stata ovviamente la Lazio.
I giocatori biancocelesti hanno protestato animatamente non solo dopo il suo annuncio, ma anche dopo il triplice fischio.
Non solo i giocatori in campo, ma l’intera panchina della Lazio ha accolto con grande rabbia la decisione dell’arbitro Collu.
Tra i più caldi anche Maurizio Sarri, che già in precedenza aveva avuto modo di protestare vibratamente per alcuni episodi arbitrali.
Su tutte le furie anche il suo vice Marco Ianni, che è andato quasi a contatto con Allegri e che si è meritato un cartellino rosso.
Il convulso finale di partita ha avuto strascichi anche nel post gara.
Nessun tesserato della Lazio, infatti, si è presentato davanti a telecamere e microfoni per commentare la partita.
Un vero e proprio silenzio stampa, che il club capitolino ha spiegato con una nota pubblicata sul proprio profilo ufficiale X, accompagnata dalle immagini dell’episodio incriminato.
“Ci dispiace non andare in sala stampa, ma le immagini parlano per noi”.