Nicolò Cambiaghi è sempre più protagonista nel nuovo Bologna di Vincenzo Italiano. Con il goal segnato contro il Pisa, l'esterno offensivo si conferma valore aggiunto nei rossoblù.
Il tutto al termine di un primo anno nel capoluogo emiliano molto difficile, iniziato con un serio infortunio e concluso con la vittoria della Coppa Italia all'Olimpico in finale contro il Milan.
Andiamo a vedere come Cambiaghi ha ritrovato se stesso e la centralità all'interno del progetto tecnico della squadra allenata da Italiano.
Dopo essersi messo in mostra con la maglia dell'Empoli in prestito, non sempre in positivo, Cambiaghi ha lasciato definitivamente l'Atalanta (squadra dalla quale era partito nelle giovanili) nell'estate del 2024.
Dieci i milioni di euro investiti dal club rossoblù per portarlo a Casteldebole, per un investimento che avrebbe dovuto portare risultati immediati in continuità con l'ottimo lavoro svolto da Thiago Motta, predecessore di Italiano.
La sua stagione con il Bologna inizia però nel peggiore dei modi: nella gara d'esordio contro l'Udinese, Cambiaghi rimedia la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, che lo terrà fuori fino a gennaio del nuovo anno.
Come detto, Cambiaghi nell'Empoli si è distinto anche per un record piuttosto particolare: nel febbraio del 2024 è diventato l'attaccante con più minuti giocati in Europa senza segnare un goal. Contestualmente ha anche stabilito il record in Serie A di tiri in porta senza mai segnare un goal in una singola stagione.
Il primo mattoncino Cambiaghi lo ha sistemato nel marzo 2025, segnando il primo goal con la maglia del Bologna nella sfida contro il Verona. Da lì in avanti, per l'esterno ex Atalanta è stato un crescendo rossiniano.
I goal restano ancora pochi, ma quello messo a segno contro il Pisa rappresenta un altro step nel percorso di crescita di un calciatore che ha ancora margini per migliorare e imporsi come uno degli uomini più decisivi per i destini del Bologna nel corso di questa annata appena iniziata.