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Milan-Napoli è anche Modric contro De Bruyne: San Siro accende la sfida tra due fuoriclasse, in palio punti e ambizioni Scudetto

GOAL

Settantaquattro anni - in due - di talento, esperienza e successi. Questa sera a San Siro andrà in scena una delle partite più attese della stagione. Non solo sfida di alta classifica tra Milan e Napoli, ma anche confronto tra due dei migliori centrocampisti dell’ultimo decennio: Luka Modric e Kevin De Bruyne.

La gara rappresenta un crocevia importante per entrambe le squadre, guidate da Massimiliano Allegri e Antonio Conte, i due tecnici italiani più vincenti della Serie A. 

Al ‘Meazza’ ci saranno da una parte il croato quarantenne, regista puro e tessitore di gioco; dall’altra il belga di sei anni più giovane, mezzala d’attacco e uomo da goal e assist. 

Le loro carriere, le differenze fisiche e tattiche, i trofei conquistati e le rispettive ambizioni rendono questo incrocio una sfida dentro la sfida, destinata a illuminare la notte di San Siro.

LE DIFFERENZE

Modric e De Bruyne si distinguono per caratteristiche opposte. Il croato è il regista puro del 3-5-2 rossonero, incaricato di dettare tempi e geometrie con Fofana e Rabiot ai suoi lati. 

Il belga, più imponente fisicamente, gioca da mezzala sinistra nel 4-1-4-1 di Conte, spesso alternandosi con McTominay sulla fascia mancina. 

Anche i numeri confermano la diversa vocazione: 191 goal in carriera per De Bruyne, contro i 133 di Modric, e 262 assist contro 141. 

Più vicino alla porta e più incisivo il primo, più lontano e rifinitore il secondo, capace però di eccellere nel controllo e nella protezione del pallone.

VISIONE DI GIOCO E AFFINITÀ

Le diversità non cancellano le affinità. Entrambi possiedono una visione superiore, sanno anticipare lo sviluppo dell’azione e verticalizzare con precisione, spesso a beneficio di compagni che non sempre colgono al volo il loro genio. 

Finora, Milan e Napoli non hanno potuto sfruttarli al massimo: i rossoneri per l’assenza di Leao, che sarebbe stato il principale destinatario dei passaggi di Modric; gli azzurri per l’infortunio di Lukaku, partner storico di De Bruyne in nazionale.

TROFEI E PALMARÈS

Il confronto si sposta inevitabilmente anche sulle bacheche personali. Modric ha vinto sei Champions League con il Real Madrid e un Pallone d’Oro, oltre a essere stato protagonista di una finale mondiale nel 2018. 

De Bruyne ha conquistato una Champions con il Manchester City, ma ha primeggiato nei tornei nazionali con sei Premier League, più delle quattro Liga vinte dal croato. 

Con le nazionali, nessuno dei due ha ottenuto un trofeo, ma Modric ha portato la Croazia a risultati storici: secondo posto a Russia 2018 e terzo in Qatar 2022.

CONTESTI

Il palcoscenico di San Siro metterà di fronte non solo i due campioni, ma anche due squadre costruite con filosofie diverse. 

Nel Milan, il ruolo offensivo alla De Bruyne è interpretato da Rabiot, mentre nel Napoli le funzioni di regia di Modric sono affidate a Lobotka. 

Allegri e Conte rappresentano due visioni differenti ma complementari, come già dimostrato nel 2014, quando il primo proseguì il lavoro del secondo alla Juventus portando avanti la serie di scudetti.

AMBIZIONI E PROVA DI FORZA

Il successo del Milan a Udine, definito da Allegriuna delle quattro gare più importanti della stagione”, ha confermato la solidità rossonera: difesa compatta, applicazione collettiva e un centrocampo equilibrato. Rabiot e Modric sono oggi i leader del reparto, con Fofana in crescita.

Il mix di quantità e qualità del reparto di centrocampo candida il Milan allo Scudetto e lo mette sullo stesso piano del Napoli, che si affida al suo quartetto di centrocampo composto da McTominay, Lobotka, Anguissa e De Bruyne.

Milan-Napoli sarà dunque molto più di una sfida di inizio campionato: un confronto tra filosofie, allenatori e due leggende del calcio mondiale, chiamate ancora una volta a dimostrare che il tempo può arricchire il talento anziché limitarlo.