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Norvegia-Israele ad alta tensione dentro e fuori dal campo: capienza ridotta e stadio blindato

Gazzetta

"Arrivate presto!". Inizia così il comunicato della federcalcio norvegese a proposito di "importanti informazioni sul match". Oggi si gioca all’Ullevaal Stadion di Oslo alle 18 Norvegia-Israele, match delicato per la classifica e per la politica. Gli scandinavi vengono da 8 vittorie consecutive: 5 di qualificazioni mondiali, un’amichevole e 2 di Nations League. Nella corsa per il 2026 hanno segnato 24 gol e subito solo 3, sono a +21 di differenza reti. Israele rappresenta l’ultimo vero ostacolo per staccare il pass per il Mondiale. Se dovessero vincere oggi gli basterà anche un 1-0 in casa con l’Estonia a novembre per essere in pratica certi del viaggio americano. E se invece... Ecco, se Israele dovesse fermare Haaland e soci, l’Italia di Gattuso, vincendole tutte e battendo i norvegesi a Milano il 16 novembre, li scavalcherebbe al primo posto. Ma anche Israele ha chance almeno di arrivare ai playoff da secondo, anche se battere norvegesi e Azzurri fuori casa è un compito improbo. Ma non certo impossibile.

Poi c’è la questione politica. La presidentessa della federcalcio nordica Lise Klaveness, 41 anni, ex giocatrice, avvocato e membro dell’Esecutivo Uefa, si è espressa di recente per il bando verso Israele "così come per la Russia". Allo stesso modo si era espressa contro il Mondiale in Qatar del 2022 e del 2034 in Arabia Saudita, Paesi che non rispettano i diritti umani. Inoltre l’incasso del match con Israele sarà devoluto a Medici senza frontiere, per le emergenze a Gaza. E il governo di Oslo ha riconosciuto la Palestina sin dal maggio del 2024. Inoltre il ricchissimo fondo sovrano norvegese è uscito da 11 compagnie israeliane, di fatto boicottando Gerusalemme.

Ovviamente le dichiarazioni hanno scaldato l’ambiente da quelle parti. Ma anche a Oslo oggi si attendono contestazioni. Ci sarà anche uno sciopero di un quarto d’ora di metro e tram dalle 17. Ecco perché l’invito della federcalcio ad arrivare molto prima allo stadio. La cui capienza è stata ridotta di 3 mila posti (in totale meno di 25 mila tifosi previsti), con le misure di sicurezza intorno che sono state rafforzate, con alte recinzioni e muri per bloccare l’area dove arrivano gli autobus delle squadre. E diverse strade intorno all’Ulleval Stadion saranno chiuse al traffico.

Dal punto di vista sportivo la Norvegia del capo cannoniere delle qualificazioni Erling Haaland, 9 gol in 5 gare, è senza capitan Odegaard e Ostigard del Genoa, entrambi infortunati. Dentro Berg del Bodo Glimt e il bolognese Heggem, mentre sono stati convocati i debuttanti Helland (Brann) e Arnstad (Agf Aarhus). Problemi anche in casa israeliana con le assenze di Yehezkel e Goldberg, e sono in dubbio Lemkin e Dor Peretz. Il tecnico Ran Ben-Shimon ha ricordato che all’andata contro la Norvegia i suoi avevano resistito quasi un’ora sul pari e idem contro l’Italia nel pazzo 4-5 per gli Azzurri di settembre. I giocatori buoni e d’esperienza non gli mancano però: l’esterno Solomon del Villarreal, il trequartista Gloukh dell’Ajax e Abu Fani del Ferencvaros. "Vogliamo vincere e giocare bene", ha detto il ct di Tel Aviv. "La partita contro l’Italia ha riassunto il percorso intrapreso dal calcio israeliano. Per me è importante che la nazione e il Paese si uniscano e siano orgogliosi della loro nazionale". "Il calcio deve fare leva sulla sua capacità di unire i popoli, escluderci dalle competizioni - ha detto il capitano Eli Dasa - sarebbe stato un grande errore: sono felice della decisione di Fifa e Uefa, ma non mi ero mai fatto l’idea che Israele potesse essere esclusa".