Il caso Duvan Zapata continua a tenere banco in casa Torino. L’attaccante colombiano ha finora giocato appena 21 minuti in campionato nella sconfitta casalinga per 3-0 contro l’Atalanta e pochi istanti in Coppa Italia contro il Modena lo scorso 18 agosto.
Le difficoltà realizzative dei granata, peggior attacco della Serie A con soli due goal segnati al pari di Genoa e Verona, rendono ancora più rilevante l’assenza del centravanti, che non è stato impiegato nemmeno nell’ultima gara persa 2-1 sul campo del Parma.
Dopo la sfida del Tardini, Marco Baroni ha spiegato i motivi delle sue scelte e la gestione di un giocatore che resta in fase di recupero dopo il grave infortunio subito meno di un anno fa.
Al termine dell’ultima partita, Marco Baroni ha chiarito le ragioni dell’esclusione del colombiano:
“Duvan è un giocatore su cui stiamo lavorando per recuperare. È molto forte, oltre che un ragazzo straordinario. Stiamo creando un percorso per riportarlo al meglio. Mancavano energie sugli esterni e avevo già due attaccanti; c’era bisogno di allargare il gioco, mettere dentro palloni rasoterra che attaccassero la porta frontalmente, più che cercare traversoni alti.”
Una scelta legata dunque sia alla condizione fisica del giocatore sia a precise necessità tattiche.
La lunga assenza di Zapata è conseguenza di un infortunio accusato poco meno di un anno fa a San Siro in occasione di Inter-Torino.
La sua stazza fisica impone tempi di recupero più lunghi per ritrovare la piena forma e, secondo lo staff tecnico, sarà necessario attendere ancora per rivederlo al top.
Nonostante ciò, la crisi offensiva della squadra potrebbe spingere ad accelerare il suo reinserimento, con la prospettiva di un impiego più frequente nelle prossime settimane.
Il Torino si prepara ora alla delicata trasferta contro la Lazio, in programma sabato 4 ottobre alle 15.
Un appuntamento importante, anche perché lo stadio Olimpico ha già portato fortuna ai granata: lo scorso 14 settembre, sul campo della Roma, arrivò l’unica vittoria stagionale grazie a un gran goal di Giovanni Simeone.
Il contesto attuale, segnato da una grave sterilità offensiva, obbliga Baroni a valutare ogni opzione possibile, inclusa la possibilità di contare nuovamente su Zapata per rinforzare un reparto che fatica a incidere.