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Quando Spalletti ha preso il timone a campionato in corso: come sono andate le esperienze nel 2001 con l'Udinese e nel 2016 con la Roma

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È passato circa un anno e mezzo dall’ultima volta in cui Luciano Spalletti si è seduto sulla panchina di un club: era il giorno del 2-0 casalingo contro la Sampdoria.

Quella partita sarebbe poi diventata storica, l’ultima alla guida del Napoli nel giorno della festa per il terzo Scudetto del club partenopeo — il primo dopo 33 anni di attesa.

Dopo la complicata parentesi alla guida della Nazionale, l’allenatore toscano sembra ora sempre più vicino al ritorno in Serie A, con la Juventus pronta ad accoglierlo per il dopo Igor Tudor.

Ma quante volte Spalletti ha iniziato un’avventura in panchina a campionato in corso? E come sono andate quelle esperienze? Scopriamolo insieme.

AL POSTO DI DE CANIO SULLA PANCHINA DELL'UDINESE NELL'APRILE 2001

La prima esperienza da “subentrato” per Luciano Spalletti risale al lontano aprile del 2001, quando l’Udinese decise di interrompere in anticipo il rapporto con Luigi De Canio dopo quattro sconfitte consecutive - una delle quali proprio contro la Juventus di Ancelotti.

Al debutto, il tecnico toscano sfiorò subito la vittoria: in trasferta contro la Reggina ottenne solo un punto, con i padroni di casa che pareggiarono all’87’ grazie al portiere Taibi, dopo il vantaggio friulano firmato da Valentim dieci minuti prima.

Il primo successo arrivò nella gara successiva, un 2-0 casalingo sul Bari con le firme di Fiore e Muzzi. Poi, però, il cammino si complicò: una sola vittoria nelle successive nove partite, accompagnata da tre pareggi e cinque sconfitte. Un bilancio che segnò la fine della sua avventura sulla panchina friulana. Dalla stagione successiva, infatti, l’Udinese ripartì con Roy Hodgson alla guida.

DI NUOVO SULLA PANCHINA DELL'UDINESE NEL 2002/03 MA DA INIZIO STAGIONE

Spalletti tornò poi sulla panchina dell’Udinese poco più di un anno dopo, nella stagione 2002/03, subentrando a Giampiero Ventura.

Questa volta il tecnico toscano ebbe l’occasione di iniziare il progetto fin dall’estate, guidando la squadra durante la preparazione. Nonostante un avvio complicato - con appena due vittorie nelle prime otto giornate - riuscì a consolidare il proprio ruolo, dando continuità al lavoro fino al termine della stagione 2004/05.

Quell’annata si concluse con un prestigioso quarto posto alle spalle di Juventus, Milan e Inter: un traguardo che valse all’Udinese la qualificazione ai preliminari di Champions League.

L'ESPERIENZA 2.0 ALLA ROMA: AL POSTO DI RUDI GARCIA NEL GENNAIO 2016

La seconda esperienza di Spalletti subentrato a stagione in corso risale al gennaio 2016, quando prese il posto di Rudi Garcia sulla panchina della Roma.

Il club giallorosso decise di esonerare il tecnico francese dopo una serie di risultati deludenti, con una sola vittoria nelle ultime sette partite.

L’inizio per Spalletti non fu dei più semplici: pareggio casalingo per 1-1 contro l’Hellas Verona e sconfitta per 1-0 sul campo della Juventus. Tuttavia, da quel momento la Roma cambiò marcia.

Da fine gennaio fino al termine della stagione, i giallorossi non conobbero più la sconfitta: 14 vittorie e 3 pareggi che valsero un prestigioso terzo posto alle spalle di Juventus e Napoli, sufficiente per conquistare la qualificazione alla Champions League.

L'ULTIMO ANNO A ROMA: LA GESTIONE DI TOTTI E LE TANTE CRITICHE RICEVUTE

La stagione 2016/17, la seconda della sua avventura capitolina 2.0, fu l’ultima di Spalletti alla guida della Roma.

Il tecnico toscano dovette gestire la delicata situazione legata a Totti, alla sua ultima annata, e fare i conti con un pubblico che spesso criticava le sue scelte.

Le critiche maggiori arrivarono per la decisione di lasciare fuori il capitano in diverse partite, ma i risultati parlarono chiaro: la Roma disputò un’ottima stagione. 

In campionato chiuse al secondo posto, dietro soltanto a una Juventus dominante, mentre in Coppa Italia il cammino si fermò in semifinale, con un 3-4 complessivo nel derby contro la Lazio, successivamente sconfitta in finale proprio dai bianconeri guidati da Allegri.