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Scoppia il caso Barcola: tra Francia e Psg è guerra a colpi di diagnosi

Gazzetta

C'è ancora molta tensione tra il Psg e la nazionale francese. Colpa degli infortuni che si accumulano, tra incomprensioni reciproche e comunicati piccati. Da una parte come dall'altra. Insomma, una baruffa pubblica ripresa ieri sul caso Barcola, dopo lo scontro di un mese fa su quelli di Dembélé e Doué. In pratica, tutto l'attacco parigino è finito in infermeria con accuse e sospetti che avvelenano i rapporti tra club e federazione. 

Ieri, primo giorno del raduno dei Bleus, Barcola si è presentato al centro federale di Clairefontaine con il responso delle visite effettuate al mattino su richiesta del Psg, per constatare una lesione alla coscia destra. Anche per appoggiare la richiesta del club di non trattenerlo in ritiro in vista delle due gare di qualificazione al Mondiale. A metà pomeriggio, la Federcalcio ha liberato il giocatore, precisando di aver però rilevato una “lesione cronica alla coscia destra emersa dopo la gara di Champions League del 17 settembre contro l'Atalanta”. Una puntualizzazione, piuttosto rara, che ha fatto infuriare il Psg che in serata ha pubblicato un contro-comunicato per spiegare di “aver preso conoscenza con stupore” del comunicato federale, contestandone le conclusioni sulla “lesione cronica”. Il club dell'emiro lascia così intendere che Barcola si sia infortunato invece durante l'ultima partita di campionato, domenica a Lilla, dove è stato sostituito al 57'. Per l'Equipe, il giocatore però era già in dubbio prima di scendere in campo, avendo sentito dolori nel corso della scorsa settimana. 

Il Psg inoltre lamenta che non si sia rispettato il “segreto medico”. Ma dietro allo scambio di vedute poco amichevole, c'è il problema rimasto irrisolto dello scorso mese quando sia Dembélé che Doué si sono infortunati nel corso della partita con l'Ucraina. Entrambi sono finiti in infermeria per più di un mese e mezzo, privando il Psg di due terzi dell'attacco titolare prima degli impegni di Champions League. Per questo il club parigino aveva invocato, pubblicamente, una miglior gestione e comunicazione sullo stato di salute dei giocatori, ottenendo una replica scritta dalla Federcalcio, dove di fatto si negava l'accusa sottintesa di aver assunto dei rischi con giocatori non in forma, facendone pagare il prezzo al Psg. Stavolta c.t. Deschamps ha preferito non insistere con Barcola, ma in nazionale restano gli altri parigini Chevalier e Lucas Hernandez.