Le parole dell'allenatore bianconero al termine del pareggio del Franchi: "Nemmeno i calciatori sono soddisfatti della prestazione e mi fa piacere, ma dobbiamo giocare un calcio differente".
1-1 per la Juventus al rientro dalla sosta. Vantaggio di Kostic sul finire del primo tempo, pareggio di Mandragora nella ripresa: la gara tra la Fiorentina e i bianconeri si è conclusa sul punteggio di parità.
Terzo pareggio di fila per Luciano Spalletti, la cui squadra era già stata fermata da Sporting e Torino dopo la vittoria di Cremona all'esordio in panchina del nuovo allenatore.
Proprio Spalletti si è presentato davanti alle telecamere delle televisioni dopo la gara contro la Fiorentina, commentando l'1-1 del Franchi.
“Siamo stati troppo scolastici nel primo tempo e abbiamo fatto degli errori qualitativi. Il nostro livello deve essere superiore, il livello di tutto. Era una partita difficile contro una squadra che aveva voglia di reagire, Vanoli lo conosciamo tutti bene con la sua passione e la sua attitudine a far correre i calciatori. Ma noi siamo stati scelti per fare di più e dobbiamo alzare il nostro livello”.
"Le mie parole nella conferenza stampa di presentazione? Io ho detto che come ambizione bisogna avere la lotta per lo Scudetto, non lo Scudetto: è una cosa differente. Io penso di riuscire a far dare di più di quello che abbiamo fatto vedere oggi. Il silenzio dei giocatori al rientro negli spogliatoi evidenzia che neanche loro sono contenti della prestazione ed è una cosa che mi fa piacere. Ma dobbiamo andare in campo e giocare un calcio differente”.
“Yildiz l’abbiamo trovato poco. Dovevamo a volte saltare un passaggio e imbucare nello spazio: l’abbiamo fatto poco. E al limite dell’area spesso abbiamo sbagliato il passaggio. Yildiz nel primo tempo ha giocato più centrale, nel secondo più centro-sinistra. Ma dobbiamo verticalizzare un po’ di più”.
“Dusan ha un carattere di quelli che più gli vanno addosso e più reagisce in maniera corretta e positiva. Da un punto di vista sociale dobbiamo farla finita: usiamo gli stadi per delle robe che non hanno senso nello sport. Si imbruttisce lo sport più bello del mondo”.