Non ottiene la prima vittoria casalinga, ma costruisce un interessante manifesto di solidità. Il primo Spezia di Donadoni raccoglie un pari: 1-1 in casa col Bari, ma la sensazione è che Roberto abbia subito toccato le corde giuste. Perché i suoi vanno sotto all’alba e giocano quasi 60 minuti con l’uomo in meno, ma anche in inferiorità numerica costruiscono le migliori occasioni del match. Il Picco applaude uno Spezia combattivo e non più ultimo in classifica (per ora); il Bari trova il terzo risultato utile di fila ma pecca di sterilità proprio quando lo scenario sembrava ideale per una vittoria in trasferta che manca dal 22 febbraio.
Donadoni usa le cesoie per la prima formazione in bianconero: cambia il portiere (Mascardi per Sarr), lancia Kouda in mezzo e in avanti rimpiazza l’infortunato Lapadula con Di Serio. Dall’altra parte Caserta, reduce da due successi di fila, rispolvera Verreth e Gytkjaer. E viene ripagato immediatamente: 7’ di gioco, cross del primo per il secondo che impatta di testa da posizione ravvicinata e porta avanti i biancorossi. Prosegue invece il contrappasso dantesco dello Spezia: l’anno scorso i liguri erano i padroni indiscussi delle palle inattive, stavolta invece ne diventano vittime per l’undicesima rete su 16 incassate finora in stagione. Donadoni non corregge il trend, ma azzecca la mossa Kouda, perché il centrocampista al 37’ pareggia i conti dopo la splendida sfuriata di Vlahovic sulla destra. Il problema è che Kouda rappresenta sì la delizia, ma soprattutto la croce dei bianconeri, perché rimedia due gialli nel giro di cinque minuti: ingenuo soprattutto il secondo, un fallo in ritardo su Maggiore. E lo Spezia va al riposo con l’uomo in meno.
Si riparte come si era finito: con le due contendenti disposte più ad affondare che ad attendere. Di Serio spara da lontano ma trova Cerofolini, Verreth calcia a giro e non inquadra di poco. Il ritmo, poi, comincia a spezzettarsi, complice una sospensione del gioco fra il 58’ e il 61’ per la caduta di un tifoso nel fossato fra campo e tribuna. Si riprende dopo i soccorsi col Bari che alza logicamente il baricentro, alla ricerca di una vittoria esterna che manca da 8 mesi e mezzo (1-0 a Mantova). Il problema per i pugliesi è che le migliori occasioni sono tinte di bianconero: Di Serio manda alto da due passi, Vlahovic sbatte su Cerofolini. Lo Spezia, nonostante l’uomo in meno, recrimina per la poca imprecisione sul più bello, mentre il Bari prova l’assalto disperato nei dieci minuti di recupero: al 99' Nikolaou e Moncini lisciano il pallone da zero metri dopo una sponda da corner. Così i rimpianti salgono pure sul pullman dei biancorossi.