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Calcio

Marek Hamsik, un futuro in panchina con il mito di Sarri: nella sua Academy i primi segnali di ciò che sarà

Francesco Fontana
Marek Hamsik, un futuro in panchina con il mito di Sarri: nella sua Academy i primi segnali di ciò che saràDAZN
Hamsik continua a studiare da allenatore dopo aver fatto innamorare il Maradona con le sue giocate in campo. In Slovacchia cresce nuovi talenti e produce buon vino, in attesa di avere di nuovo Napoli nel destino

Prima l’attualità, ciò che probabilmente sta maggiormente a cuore ai tifosi azzurri in queste ore: difficilmente tornerà subito al Napoli, nello staff di Francesco Calzona. E non solo per la mancanza del patentino Uefa.

La (nuova) storia Marek Hamsik con il Napoli è destinata a essere rimandata, anche se le porte di Castel Volturno – parole di Aurelio De Laurentiis, confermate varie volte nel tempo – per lui potrebbero aprirsi in qualsiasi momento. Tempo al tempo, insomma. Intanto Marekiaro continua a “studiare” da allenatore: il suo futuro lo vede lì, in panchina.

Proprio con Calzona sta lavorando nella Nazionale slovacca, dove ricopre anche un ruolo istituzionale. In futuro vorrebbe mettersi in proprio. Il percorso è già iniziato. E come nelle più classiche delle gavette, è iniziato dai più piccoli. Lo raccontò lui stesso in esclusiva per Dazn, mostrando il proprio mondo nel format “Heroes” girato a Banská Bystrica, il suo paese. Lì gestisce e coordina la RSC Hamsik Academy, un punto di riferimento per l’intera nazione: la Prima Squadra milita nella terza serie del campionato slovacco, sul sintetico dei campi delle giovanili Marek allena da un po’. Già dai tempi del Trabzonspor, l’ultima tappa di una carriera lunghissima con 710 presenze da professionista, 145 gol e 113 assist.

Prima della Turchia (in ordine cronologico) giovanili tra Jupie Podlavice e Slovan Bratislava, poi il salto nei professionisti e il successivo passaggio al Brescia (2004-2007). Dopo il Napoli l’esperienza al Dalian Pro (Cina) e Goteborg (Svezia), poi come detto la Turchia.

ONLY GERMANY Marek Hamsik Slovakia 26062016imago images / Chai v.d. Laage

Sarri, stile e rispetto

Molti sanno ancora poco dell’Hamsik allenatore. Ha spiegato varie volte di ispirarsi a Maurizio Sarri come idee, stile di gioco e strategia per arrivare al risultato. Con nessuno si è divertito come negli anni vissuti con l’attuale tecnico della Lazio: era un Napoli divertente, fortissimo, con una fiducia incredibile nei propri mezzi. Una squadra che solo la Juventus di Allegri le impedì di portarsi a casa lo Scudetto, stravinto qualche anno dopo con Spalletti.

Gli scherzi del destino: nel Napoli di Luciano non c’era più Marek, uno che avrebbe sicuramente meritato di cucirsi sul petto il tricolore. Come tecnico, sta lavorando con i ragazzini di 7-8 anni: molta tecnica (e come potrebbe essere altrimenti a quell’età), conclusioni in porta, partitelle a campo ridotto e la voglia di sacrificarsi per il compagno. Non a caso, prima delle sedute di allenamento, Hamsik “tiene a rapporto” la squadra con discorsi motivazionali, al contempo rivolti all’educazione e al rispetto. Concetti costruttivi, per iniziare il lavoro nel migliore dei modi. E se c’è da aggiungere un uomo, non si tira di certo indietro.

In Slovacchia anche il vino

Ama il possesso-palla, la costruzione, il coraggio nel cercare la giocata, il gioco propositivo. Un domani, quando occuperà la panchina di una squadra professionista, sicuramente seguirà questa strategia. Per ora Banská Bystrica è il suo mondo: raggiungere Calzona (con il quale guiderà la Slovacchia all’Europeo in Germania), con l’eventualità di fermarsi a Napoli solo per pochi mesi, avrebbe comportato dei rischi anche logistici (vedi lo spostamento della famiglia).

Meglio procedere per step, ogni cosa a suo tempo. Tempo che in questi ultimissimi anni ha dedicato anche all’azienda vinicola che porta il suo nome, gestita con il padre Richard (giovanissimo, sembra un fratello maggiore), ma soprattutto – come detto – alla sua Academy. Tornando subito a Napoli avrebbe potuto gestire e osservare i suoi ragazzi da lontano, lasciando a qualche collaboratore il lavoro sul campo, tuttavia ha preferito aspettare. Calzona ha capito perfettamente.

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Incontro con De Laurentiis?

La sfida di Champions contro il Barcellona, esordio per Calzona in panchina, potrebbe essere l’occasione per incontrare Aurelio De Laurentiis, chissà che con il presidente non possa approfondire un discorso in prospettiva. Hamsik lo ascolterà, magari per pianificare un futuro insieme con un ruolo chiaro e definito. Non nell’immediato, ma dalle prossime stagioni, considerando che l'estate per ADL potrebbe essere il momento di un ricambio generazionale dopo un’annata finora deludente, con tre cambi in panchina. Hamsik ha scritto la storia del Napoli, Hamsik è la storia del Napoli. Prima o dopo, la scriverà ancora.