Un giro di orizzonte. Una lunga serie di riflessioni nelle ore in cui il derby di Milano prende sempre più forma: Igli Tare sale sul palco del Social Football Summit, dentro lo stadio della Juventus, e gioca la sua partita. “Non l’ho mai nascosto, non lo nascondo ora: tifo Milan fin da bambino, mi ero innamorato di Van Basten, Baresi, Gullit perché li seguivo dall’Albania. E ora vivo il sogno di essere rossonero per lavoro e di pensare al mio primo derby di San Siro: queste - racconta il direttore sportivo del club - sono gare da vincere, non da giocare. Se la vinci la tua credibilità aumenta…”.
Già, la credibilità: per Tare il Milan a due passi dalla vetta non è una sorpresa. “No, non lo è: l’arrivo di Rabiot e Nkunku quando il mercato stava per finire ha aggiunto ciò che poteva mancarci. Con Allegri e il suo staff si è creata un’empatia incredibile, stiamo bene insieme e mi riferisco anche ai giocatori: abbiamo un progetto chiaro in testa ed è quello di tornare a vincere lo scudetto e la Champions League…”. Al nuovo uomo dei trasferimenti in rossonero la strada degli algoritmi non piace. “Conta capire il grado di personalità che accompagna ogni calciatore e la personalità si misura di persona: i dati possono dare una mano, ma li lascerei sullo sfondo perché un gruppo vive di logiche sue. Io ragiono così, e così mi comporto: uno è forte se sa rialzarsi dopo un errore, in quel momento devi dimostrare di essere in grado di sopportare la pressione di una grande società come la nostra", sottolinea il dirigente del Milan. Il pallone scivola su Modric: “Vederlo felice come un bambino di dieci anni dopo una vittoria è incredibile e ti dà la misura del campione e della sua umiltà: cose come questa, nello spogliatoio, sono contagiose…”. Il giro di orizzonte scelto per costruire una squadra diversa apre il cassetto dei ricordi: “Giocavo alla Lazio e dopo una partita proprio contro il Milan bussa alla porta del nostro stanzone all’Olimpico Tonali. Gli chiedo chi cercasse… cercava me per fare una foto insieme. Avevo indossato la maglia del suo Brescia…”. Il derby di Tare è già cominciato…