"Esonero? Io ho paura zero, me la godo e cerco soluzioni per il bene dei miei giocatori e della Juve". Il momento della Juventus e di Igor Tudor è complicato - 7 partite senza successo, 2 sconfitte di fila (Como e Real Madrid) - ma l'allenatore croato tira dritto senza timori e punta alla svolta domani in casa della Lazio. "Io sto bene - continua Tudor - e penso a me zero da uno a dieci. La sensazione dopo Madrid è positiva, anche se si è perso. Adesso dobbiamo vincere, a Roma sarà un bel banco di prova. La squadra è motivata e vogliosa di fare una bella gara visto il momento e l’avversario". Tudor per la trasferta contro la Lazio valuta una Signora più offensiva: "Magari c'è bisogno di schierare due attaccanti e rinunciare a un po' di solidità difensiva, bisogna ragionare anche su altri sistemi. È necessario essere lucidi per vedere se rinunciando a qualcosa dietro si perde equilibrio o si guadagna equilibrio offensivo. L'allenatore si deve adattare alla squadra. Kelly e Kalulu sono insostituibili perché io guardo le prestazioni e in base a quelle scelgo".
A trascinare la Juventus sarà sempre l'intoccabile Yildiz, reduce dalla fascia di capitano al Bernabeu. "Kenan vale Del Piero? I paragoni sono delicati - sottolinea il tecnico bianconero - perché le epoche sono diverse e Del Piero ha fatto la storia del club. Kenan è il giocatore più importante della rosa e gioca sempre, è normale che il suo rendimento non sia uguale. Lo vorrei far riposare prima o poi, anche per il problema al ginocchio". Da Yildiz al mercato che non decolla: a parte Jonathan David, gli altri acquisti stanno trovando poco spazio e continuità dal primo minuto: "Non ci sono problemi - spiega Tudor - non c'è nulla di particolare. Loro danno tutto, c'è sempre un tempo di adattamento e poi l'allenatore sceglie. Zhegrova arriva da un anno senza partite, poi ha fatto qualche spezzone e dopo un allenamento pesante si è fermato. Quando spinge, Edon ha questa problematica. Dobbiamo stare calmi, allenarlo nel modo giusto e magari sfruttare la sua qualità negli ultimi venti minuti. In questo momento è impossibile che regga una gara intera".
La Juventus domani sfida la Lazio, ma sono ancora fresche le parole di Tudor del post Madrid. Il tecnico croato al Bernabeu aveva parlato di dover migliorare a livello di leader e anche di "mancanza di campioni che di solito si trova in squadre così". Tudor torna sull'argomento: "Quanti campioni mancano? Le analisi si fanno all'inizio della stagione o alla fine, adesso contano le partite. La personalità vera nelle nuove generazioni è rara e avercela è come trovare oro. Lo vedo anche nei miei figli e nei loro amici, vedo meno empatia e più egoismo nel mondo attuale. Non c'è un allenamento durante il quale non sproni i ragazzi a prendersi responsabilità, anche oggi l'ho detto a tutti. Ognuno deve essere leader. Locatelli e Perin hanno sempre parole per i compagni, Yildiz è un leader per il comportamento, Vlahovic per il suo peso nella squadra, David è uno giusto e un esempio, Thuram può diventare un trascinatore in futuro".