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Vlahovic duro: "Abbiamo cambiato tre allenatori in un anno e mezzo, dobbiamo guardarci allo specchio"

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Dusan Vlahovic ha lasciato il segno nella gara vinta per 3-1 dalla Juventus sull'Udinese: suo il calcio di rigore vincente che ha portato in vantaggio i padroni di casa, e che lui stesso peraltro si è procurato.

Ma Vlahovic ha lasciato il segno anche dopo la gara dell'Allianz Stadium. Questa volta con le parole, questa volta davanti a microfoni che le amplificavano e giornalisti che le ascoltavano.

Il tema? L'ennesimo cambio di allenatore della Juventus in un 2025 complicatissimo da questo punto di vista: da Thiago Motta a Tudor, da Tudor a Spalletti. Una serie di svolte in negativo che l'ex centravanti della Fiorentina proprio non riesce a digerire.

"DOBBIAMO PARLARE DI MENO"

Così ha parlato Vlahovic in conferenza stampa, puntando il dito contro il rendimento spesso non all'altezza dei calciatori:

"Abbiamo cambiato tre allenatori in un anno e mezzo, dobbiamo guardarci allo specchio e vedere dove stiamo sbagliando. Non credo sia giusto incolpare una persona: la colpa è di tutti. Oggi dovevamo dare un segnale e lo abbiamo fatto. Ma se non lo facciamo nelle prossime partite non servirà a niente. Dobbiamo parlare di meno e fare di più".

GLI AUGURI A TUDOR

Vlahovic ha quindi rivolto un pensiero a colui che fino a pochi giorni fa era l'allenatore suo e della Juventus, ovvero Igor Tudor, esonerato all'indomani della sconfitta in casa della Lazio:

"Colgo l'occasione per ringraziarlo per quello che ha fatto e per quello che rappresenta per la Juventus. Gli auguro il meglio".

SUL FUTURO: "NON SO COSA POSSA SUCCEDERE"

Sul futuro e sul contratto in scadenza alla fine della stagione, invece:

"Non lo so cosa potrà succedere, mai dire mai. Ma sono concentrato sul presente. Parlare ora di questo non ha senso, vista la situazione in cui siamo. Dobbiamo fare meglio e vincere, sono concentrato solo su questo".

"RINGRAZIO I TIFOSI"

Qualche parola Vlahovic l'ha spesa anche sui tifosi della Juventus, che prima l'hanno incoraggiato in occasione del rigore urlando il suo nome e poi gli hanno riservato una standing ovation al momento del ritorno in panchina:

"Posso solo ringraziarli. Abbiamo avuto alti e bassi, ma sono cose normali. Oggi mi hanno dato una grandissima spinta, è bello quando tutto lo stadio ti applaude".