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Vlahovic tira la Juventus fuori dalla crisi: prova da leader contro l'Udinese e standing ovation dell'Allianz Stadium

GOAL

Da ripudiato a salvatore della patria.

Juventus-Udinese riscrive definitivamente i connotati del Dusan Vlahovic bianconero, passato dai fischi di pochi mesi fa alla standing ovation nel momento più difficile.

Il serbo - giunto a 7 reti stagionali in 15 presenze - si è preso Madama sulle spalle, trascinandola al successo scacciacrisi che - in attesa di Luciano Spalletti - vale una boccata d'ossigeno fondamentale. Nel segno del 9.

RIGORE GUADAGNATO E REALIZZATO

L'approccio della Juve al match si può identificare tranquillamente nei movimenti e nell'atteggiamento di Vlahovic: l'ex viola ha mostrato subito di essere in palla e voler dare tutto per rialzare la Signora, ergendosi subito a protagonista.

Dopo 5' suo il rigore - guadagnato e realizzato - con cui la squadra guidata ad interim da Massimo Brambilla ha sbloccato il risultato contro i friulani: giocata da bomber ad anticipare Goglichidze, fallo e penalty valso l'1-0.

MOOD DA GUERRIERO

Ad aver colpito, come detto, a parte il goal è stato il piglio di Dusan: sul prato verde dell'Allianz Stadium il serbo ha corso in lungo e in largo senza risparmiarsi, tenendo in costante apprensione la difesa dell'Udinese.

Schierato in coppia con Openda, alle spalle dei quali ha orchestrato Yildiz, Vlahovic ha mantenuto il mood di inizio partita anche durante una ripresa in cui la Juventus ha reagito nel modo giusto al pari di Zaniolo assediando gli uomini di Runjaic. Trascinata, appunto, dallo spirito da guerriero del proprio centravanti.

CORI E STANDING OVATION

Lo Stadium ha mostrato di apprezzare fin dall'inizio: non a caso, nel momento in cui andava eseguito il penalty valso il primo vantaggio bianconero, il pubblico ha invocato espressamente che dal dischetto si presentasse Vlahovic intonando il coro "Dusan, Dusan!".

Inoltre, al momento dell'uscita dal campo per lasciare il posto a Koopmeiners, i tifosi della Juve hanno replicato lo slogan unendolo ad una standing ovation ricambiata dall'attaccante con applausi a tutti i settori.

"DOBBIAMO MANTENERE LO STESSO LIVELLO PER 90 MINUTI"

"Siamo contenti per la vittoria che abbiamo ottenuto - ha dichiarato dopo il match - È difficile tenere lo stesso livello per 90 minuti, dobbiamo cercare di farlo per più tempo possibile. Nel secondo tempo siamo rientrati in campo con la stessa ferocia, con la voglia di vittoria e siamo riusciti a portare a casa i tre punti. Sto cercando di fare il più possibile per la squadra, al di là del goal".

"PARLARE MENO E FARE DI PIÙ"

"Abbiamo cambiato tre allenatori in un anno e mezzo, incolpare sempre una persona non è giusto: la colpa è di tutti, dobbiamo parlare meno e fare di più", ha proseguito in conferenza.

"GRAZIE TUDOR, ORA CONFERMIAMOCI"

"Ringrazio Igor per ciò che ha fatto e gli mando un grande in bocca al lupo. Noi dovevamo mandare un segnale: lo abbiamo fatto. Adesso però dobbiamo confermarci, perché altrimenti non serve a nulla".