La delusione c’è. Perché col Chelsea la Juventus poteva raccogliere di più. Perché le occasioni per fare male le ha avute. Perché qualche errore si poteva evitare. Le bianconere di Joe Montemurro, però, escono dalla sconfitta con le inglesi di Emma Hayes a testa alta, con il sostegno del loro pubblico (i 16871 spettatori dello Juventus Stadium sono un record di affluenza nel torneo prima dei quarti) e con un abbraccio in mezzo al campo che sa di orgoglio e consapevolezza.
QUI il racconto della prodezza di Barbara Bonansea
Nessuna paura, tanto carattere. La prestazione della Juventus, nonostante la sconfitta con le Blues nella seconda giornata di Women's Champions League, è convincente, soprattutto nel primo tempo; ma sull’esito della gara, alla fine, pesa l'esperienza. Quando alla mezzora Cuthbert – troppo sola – segna l’1-0 per le ospiti, il rischio per le bianconere è di scoraggiarsi e abbassarsi dietro la linea di centrocampo.
Invece, a sei minuti dallo svantaggio, arriva una reazione, esplosa nel sinistro al volo di Bonansea su assist (ancora una volta) di Boattin. È proprio in quel momento che le inglesi riescono a fare la differenza e ad aspettare con pazienza la chance per fare male, trasformata al 69’ da Pernille Harder.
Se nella sfida d'esordio col Servette Montemurro aveva sorpreso tutti lasciando in panchina alcune big, nel confronto col Chelsea ritrovano una maglia da titolare le veterane del gruppo, che vantano una maggiore esperienza in ambito europeo. Dentro dal 1' Girelli, Bonansea, Cernoia e la recuperata Sara Gama, fuori Caruso - anche se l'allenatore ha spiegato che la sua esclusione è dipesa più da una scelta tattica - Staskova e Zamanian (le ultime due subentrate nel finale).
La fiducia viene ripagata: Gama è un muro in difesa e Girelli una lottatrice in ogni zona del campo. Il titolo di MVP della serata va però a Barbara Bonansea, che trova un gol da fuoriclasse e si lascia caricare da un pubblico in delirio.
La sconfitta casalinga contro il Chelsea e la vittoria (5-0) del Wolfsburg col Servette, complicano le ambizioni bianconere nella fase a gironi di questa Women’s Champions League. La squadra di Montemurro ora è terza nel girone ed è consapevole che già la sfida con le tedesche nel prossimo turno (martedì 9 novembre allo Stadium) sarà importantissima.