In questo momento Carlos Alcaraz sembra in una condizione fisica e mentale da risultare praticamente inattaccabile, inavvicinabile per gli avversari (Sinner a parte ovviamente). Si fa male al primo turno e batte il suo avversario, Baez, in due set quasi zoppicando. Non si allena il giorno dopo e poi scende in campo contro Bergs, spazzandolo via. Nei quarti di finale di questa mattina, poi, contro Nakashima, lo spagnolo si è preso il pass per la semifinale dell’Atp 500 di Tokyo con una facilità quasi imbarazzante. Intendiamoci, non è l’americano il giocatore più indicato per mettere in difficoltà il fenomeno murciano (anche se in fondo è il numero 33 del mondo…), ma è impressionante adesso la continuità in partita che riesce ad avere il numero uno della classifica.
Poco da raccontare, della sedicesima vittoria di fila di Alcaraz (non perde dalla finale di Wimbledon contro Sinner), un 6-2 6-4 in un’ora e 19 minuti. Carlitos non scherza più nemmeno nei 500, e i tempi delle rimonte, delle partite riprese in modo rocambolesco, delle sconfitte incredibili contro avversari improbabili, sembrano passati. Rischia meno, magari a volte è meno spettacolare che in passato e ci sono meno highlights, ma così facendo è devastante. Lo spagnolo nel 2025 ha un record di 64-6 (oltre il 91% di vittorie) e da Montecarlo in avanti ha vinto cinque tornei, perdendo solo contro Jannik a Londra e contro Rune a Barcellona (da infortunato). Semplicemente impressionante. Per lui in semifinale nel torneo giapponese ci sarà Casper Ruud.