La soddisfazione, legittima, per una semifinale che hanno controllato con grinta dall'inizio alla fine ma la concentrazione ancora alta per la finale di domani contro una Bulgaria che si è dimostrata un osso duro per tutti. Giannelli e compagni escono dalla sfida con la Polonia con molte certezze in più ma non contenti. "Una partita pazzesca - dice Romanò, uno dei migliori in campo oggi - abbiamo giocato molto bene. Ci credevamo a questa vittoria, non così ovviamente ma non è finita". L'opposto azzurro ha parole di miele anche per Francesco Sani, entrato per due turni a servizio risultati decisivi: "Nell’ultimo time out gli ho detto che avrebbe fatto ace. Ero sicuro perché si era allenato molto forte e me la sentivo che avrebbe fatto punto. la differenza l'ha fatta la testa, abbiamo una mentalità molto forte"
Emozionato Luca Porro: "È speciale, non ho parole, ora festeggiamo un pochino, quello che serve, e poi ci concentriamo per la finale. La partita di domani - aggiunge l'azzurro - sarà una battaglia come quella di oggi e daremo sicuramente il massimo sappiamo che il livello è altissimo, si è visto da quante outsider sono andate avanti".
Felice ma concentrato anche Fefé De Giorgi: "Molto orgoglioso della squadra. Non perché sono imbattibili ma sono speciali perché insieme giocano molto bene". E ora, copme dice Romanò "Domani c'è un lavoro da finire"