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Serie A TIM

Lazio-Immobile, una storia d'amore e di record

Francesco Fontana
Lazio-Immobile, una storia d'amore e di recordGetty
Inizio di stagione non facile, ma ora Ciro ha superato il 200 gol e con le reti in Champions ha portato i biancocelesti agli ottavi di Champions. E ora l'Arabia è (un po') più lontana.

Lo screzio con alcuni tifosi a Bologna, quello che ha chiuso la trasferta con la sconfitta (la quinta in campionato) contro Thiago Motta, sembra un lontano ricordo. La Lazio sta sì facendo fatica in campionato (ha perso a Salerno), ma in Champions le cose vanno a gonfie vele grazie, tra l'altro, proprio a Ciro Immobile.

D’altronde, si parla del migliore marcatore nella storia biancoceleste: 203 gol in 311 presenze (considerando tutte le competizioni) possono bastare – per usare un eufemismo – per “perdonare” un avvio personale e di squadra non proprio indimenticabile. Le partite di Champions League con Feyenoord e Celtic hanno detto che tutto può e deve essere dimenticato. Che Ciro c'è, eccome.

La carriera di Immobile

In carriera alla Roma ha segnato cinque volte in 15 presenze, superfluo sottolineare quanto possa essere importante, se non decisivo, confermarsi domenica (si gioca alle 18:00). Quasi certamente Sarri punterà su Ciro dal 1’, nell’appuntamento più importante: l’obiettivo di squadra porta a migliorare una classifica non positiva. Quello personale è quello di continuare a scrivere una storia, una lunghissima storia che in Serie A iniziò il 14 marzo 2009, quando subentrò ad Alessandro Del Piero in Juventus-Bologna 4-1. Una storia (quella con il gol) nata poi il 26 agosto 2012, quando realizzò una delle due reti con cui il Genoa superò 2-0 il Cagliari. Da lì, è partito tutto.

Ciro Immobile attaccante della Lazio 2023Getty

L'exploit al Torino

Dopo il Genoa ecco il Torino, con il quale giocò una delle migliori stagioni di sempre: 22 reti in 33 partite (un gol anche in Coppa Italia), titolo di capocannoniere e qualificazione all’Europa League a distanza di 20 anni dalla precedente partecipazione europea dei granata. Il presidente Cairo lo riscattò per 8 milioni di euro dalla Juventus, per poi cederlo al Borussia Dortmund per 19,4.

Il percorso all'estero

L’estero, a questo punto. Un capitolo non fortunato nella carriera di Ciro, al quale si aggiunse quello di Siviglia l’anno successivo: pure in Spagna non andò benissimo, tanto che il 14 gennaio 2016 chiuse l’esperienza in Liga tornando in prestito secco proprio al Toro. Fu l’ultimo momento pre-Lazio, che lo acquistò a titolo definitivo dal Siviglia il 27 luglio 2016. Da allora, cambiò tutto. E i gol arrivarono uno dietro l’altro. Senza pause. Con loro anche qualche trofeo e vari riconoscimenti personali.

La Lazio e i gol

Le reti in campionato sono 197, considerando anche Torino (27) e Genoa (5). Ne mancano tre per toccare l’incredibile quota 200, che gli permetterebbe di portarsi a -5 da un certo Roberto Baggio nella classifica all-time. Davanti restano Antonio Di Natale (209), José Altafini e Giuseppe Meazza (216), Gunnar Nordahl (225), Francesco Totti (250) e Silvio Piola (274).

Raggiungere il grande ex della Lazio, incontrastato bomber tra il 1930 e il 1954 con anche Pro Vercelli, Torino, Juventus e Novara? Il contratto di Ciro scadrà il 30 giugno 2026: anche ipotizzando una sua permanenza nella Capitale fino a quel momento, però, diventa quasi impossibile immaginare 77 centri in circa due campionati e mezzo. Anche perché la permanenza di Ciro alla Lazio, quantomeno ad oggi, non può essere sicura al 100% in vista di gennaio. Quando, verosimilmente, potrebbero risuonare di nuovo le sirene dell’Arabia Saudita.

Esultanza Ciro Immobile 2022/23 DAZN Lazio

Le voci sul futuro

La scorsa estate Immobile rifiutò due super offerte da Al Shabab e Al Wehda da circa 35 milioni di euro (più bonus) spalmati sue due anni: resta lui uno degli obiettivi concreti della Saudi Professional League, il ricchissimo torneo "prendi tutto e tutti".

L'appeal di Ciro, nonostante il periodo, resta alto: si parla di un signore che vanta quattro titoli di capocannoniere in Italia, uno in Europa League (2017-18) e la Scarpa d’Oro del 2019-20. Da quelle parti, uno così, servirebbe eccome. Di certo in campo, ma anche per il prestigio che aggiungerebbe a un contesto in cui i campioni, nemmeno così avanti nell’età, stanno arrivando con una certa regolarità. E a proposito dell’età, il 20 febbraio 2024 Immobile spegnerà la candelina numero 34.

Il tempo passa e non mente, anche per un bomber pazzesco: sarebbe lecito quantomeno pensare di migliorare gli attuali 4 milioni netti che guadagna alla Lazio. Una possibilità scartata in estate: questione di cuore, questione di voglia, motivazione e ambizione di tornare protagonista anche in Champions League, come fatto nel girone proprio con le reti all'Olimpico contro gli olandesi e gli scozzesi. Con la “suaLazio. La storia di Ciro con questi colori prosegue. Per quanto, ancora non si sa.