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DAZN intervista Tania Cagnotto: «Rio 2016, le mie figlie, i tuffi della vita»

DAZN intervista Tania Cagnotto: «Rio 2016, le mie figlie, i tuffi della vita»DAZN

Non è per il gusto dell’iperbole se scriviamo che nella storia dello sport olimpico italiano esiste un prima e un dopo Cagnotto. È un pensiero autentico e concreto: intanto perché papà Giorgio s’è tuffato con Klaus Di Biasi in un’epoca di straordinari successi europei e mondiali. Poi perché sua figlia Tania è diventata un simbolo del nostro paese: qualcosa che va oltre le sue due medaglie olimpiche (argento sincro e bronzo individuale a Rio 2016), il suo titolo mondiale dal trampolino di Kazan 2015, i suoi 20 ori europei.

Perché Tania Cagnotto, che oggi ha 37 anni, è quell’icona trasversale che viene dallo sport per essere una donna esemplare. Un modello generazionale come (ai "suoi tempi") Carolina Kostner o Federica Pellegrini.

Tania Cagnotto medaglia d'oro dal Trampolino 1 metro ai Mondiali di Kazan 2015Getty Images

Oggi Tania ha del tempo da raccontare e noi abbiamo il privilegio d’ascoltarla per scoprire le passioni di un suo presente da mamma felice e sempre un po’ sportiva:

«La mia vita è cambiata molto dal mio ultimo tuffo e anche se può suonare strano… Il primo anno "da ex" è stato il più bello della mia vita. Perché ho goduto di nuovi ritmi e dolci abitudini che non m’ero mai potuto permettere da atleta professionista… E naturalmente perché sono diventata mamma di Maya».

Solo che poi…

«Solo che poi Francesca (Dallapé, con cui ha vinto 8 titoli europei nel sincro 3 metri, ndr) ha avuto questa folle idea di fare le Olimpiadi da mamme: ci sono cascata (ride, ndr) e abbiamo dato tutto per compiere la missione, tra fatica e sacrifici, finché non è arrivato il covid. Ecco, lì non me la sono sentita di proseguire nell’incertezza generale: ero già un’atleta compiuta, ho scelto la famiglia ed è arrivata Lisa. Lei e Maya, le mie figlie, sono gli ori più belli».

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Lo sport, l’esercizio, l’attitudine, sono sempre parte attiva, ma….

«Ma ammetto d’esser stata “pigra” fino a qualche mese fa, quando ho ripreso ad allenarmi per me stessa e specialmente in palestra, mentre sul trampolino non ci salgo più così spesso, anzi è successo solo una volta, l’estate scorsa per divertimento, con il mio ex-compagno di Nazionale Massimiliano Mazzucchi (olimpionico di Sydney 2000 e Atene 2004, ndr)».

Il motivo è facile, perché anche se a quarantaquattro anni Valentino Rossi ha un “motore integrato” o Lindsey Vonn, da “ex-sciatrice”, ha esaudito il sogno di scendere dalla Streif di Kitzbühel…

«La verità è che i tuffi non possono essere uno sport passatempo: ci vuole sempre molta preparazione perché non diventino pericolosi».

Non lo sono però i tuffi nel tempo, anzi…

«Chiudendo gli occhi, rifarei per sempre il mio ultimo olimpico: quel doppio e mezzo rovesciato che ha ottenuto quasi il massimo dei punteggi, garantendomi il bronzo di Rio 2016. Un’emozione unica, per la bellezza e l’importanza, mentre ci sono stati altri tuffi che avrei voluto fare meglio, ma devo dire che oggi non hanno lasciato conseguenze».

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Il ritiro di Tania Cagnotto ha invece lasciato un inevitabile vuoto dal trampolino, ma non così traumatico per le sorti dello sport italiano e le prospettive olimpiche di una disciplina elegantissima:

«Elena Bertocchi e Chiara Pellacani hanno già avuto momenti d’oro e Chiara specialmente, per la giovanissima età, ha una grande strada davanti a sé (l'estate scorsa, a diciannove anni, ha vinto 5 ori europei e un argento mondiale, ndr), mentre al maschile Matteo Santoro (classe 2006 e già bronzo europeo, ndr) è davvero forte e Tocci-Marsaglia hanno dimostrato di essere un’ottima coppia sincro (argento dai 3 metri di Roma 2022)».

Giù dal trampolino per un presente ugualmente radioso, tra le ultime nuove passioni di Tania c’è una community sportiva che si chiama EXPlus e di cui qui su DAZN abbiamo già parlato perché, per la prima volta in Italia, mette al centro gli NFT. Ci sono opere digital art dedicate a Tania, come l’animale guida dell’artista Giuseppe Stampone, e molti suoi cimeli:

«Nasce da una voglia di futuro, anzi, da un tuffo nel futuro, immergendoci in una nuova realtà digitale che per la prima volta in Italia coinvolge da così vicino noi atleti. Ci sono lotterie a estrazione e aste che assegnano premi e memorabilia. Le opere d’arte sono bellissime, ho messo in palio una mia divisa olimpica, molti altri miei cimeli e c’è chi s’allenerà con me dal trampolino. Così gli NFT sono per tutti una grande occasione, non solo per i collezionisti».

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Tania è in buona compagnia perché di EXPlus fanno parte campioni assoluti come Gigi Datome, Simone Giannelli, Gregorio Paltrinieri e l’”altra mamma” dello sport italiano, Flavia Pennetta:

«EXPlus è una community che ci permette di essere gli atleti della porta accanto, incontrare gli appassionati o parlare con loro in videochiamata, coinvolgere i più grandi e iniziare i più giovani alle nostre discipline. E poi ci sono i cimeli, che sono in fondo l’anima dei nostri successi ed è giusto condividerli con chi ci ha supportato per tutto il corso della nostra carriera. Anzi, è come se in un certo senso ce la prolungassero, no?».

La medaglia d'oro di Tania Cagnotto ai Campionati italiani 2017Getty Images