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Monday Night, i Patriots spazzano via i Giants: 10 vittorie di fila, Maye gioca da Mvp

Gazzetta

Dieci di fila. I Patriots continuano a vincere: battono, anzi dominano 33-15 i New York Giants nel Monday Night che chiude la 13ª giornata Nfl. New England porta dunque a 10 i successi consecutivi e sorpassa Denver, guadagnando la provvisoria testa di serie n. 1 di Conference in Afc grazie all’11-2 si record. Drake Maye, il quarterback secondo anno, legittimo candidato all’Mvp, impressiona una volta di più, per il resto l’avversario era poco attendibile, al settimo k.o. di fila, per chissà quali valutazioni. Le ultime quattro gare della stagione, in particolare le sfide con Buffalo e Baltimore, chiariranno le prospettive playoff dei Pats però intanto va ricordato che lo scorso anno avevano chiuso con 4 vittore e 13 sconfitte. Con Coach Vrabel tornato “a casa” in versione allenatore è cambiato tutto. In meglio. 

Pur senza Will Campbell, il tackle offensivo sinistro, finito in lista infortunati, riescono a proteggere il loro giovane e fenomenale quarterback. Parte tutto da lì. Maye ha 23 anni, ma gioca con la maturità, per atteggiamento e letture di gioco, di un veterano. Lancia 24/31 per 282 yards e due touchdown, senza intercetti. Accurato e lucido. Mobile e col braccione, ma concreto, non cerca gli effetti speciali. Non può essere Tom Brady, non può esserlo nessuno oggi e domani, ma New England ha trovato il suo successore come uomo franchigia a lungo termine. La difesa poi è tosta, del resto Vrabel giocava linebacker, il tight end Hunter Henry è l’usato sicuro e il running back matricola TreVeyon Henderson una scheggia, spesso acuminata per le difese avversarie. Insomma, i Pats sinora sono stati favoriti da un calendario agevole e sono giovani, però non vanno sottovalutati. La partitissima con i Bills rivali di Division, che hanno vinto l’Afc East nelle ultime 5 stagioni, tra un paio di turni sarà l’esame di maturità per capire se sono da corsa in prospettiva Super Bowl. 

Fanno una figuraccia. L’ennesima di una stagione da 2-11 di record. Jaxson Dart, il quarterback matricola, al rientro dopo due gare d’assenza, esibisce eccellente potenziale: corre e lancia senza paura, con autorevolezza. Però è mandato al macello, rischia di farsi male a ogni gioco, o quasi. Senza sponde. E la difesa è un colabrodo. Il futuro sarà migliore del presente, la prossima stagione rientreranno Malik Nabers, il super ricevitore, e Cam Skattebo, il potente running back, persi per infortunio per il resto di questa. Insomma di talento ce n’è e ce ne sarà, però intanto le squadre speciali al Gillette Stadium sono state imperdonabili.

Dart rientra post commozione cerebrale, ma gli altri Giants si scordano di scendere sul gridiron. Il ritorno di punt di Marcus Jones da 94 yards è la prima emozione forte e vale il touchdown che manda New England sul 10-0. I Pats dominano, Kayshon Boutte riceve in end zone il lancio di Maye: già 17-0 a fine 1° quarto. Dart deve fare tanto, troppo, quasi tutto da solo, ma ci prova comunque: innesca la presa da 30 yards di Darius Slayton per il 6-17. L’errore del kicker degli ospiti Koo però è da Candid Camera: fa cilecca da 47 yards, proprio non trova l’ovale, non calcia. I Giants ne combinano di tutti i colori…Maye punisce implacabile: lancio da 33 yards perfetto per la presa di Kyle Williams e l’allungo del 24-6. New York non ha finito di sfornare disastri, il ritorno di kick off di Gunner Olszewski si trasforma in fumble. A metà partita il punteggio è 30-7. Nel 4° periodo una corsa di Devin Singletary salva in parte la faccia ai Giants, ma è troppo poco e troppo tardi.