Sono molti gli appassionati di boxe che provano a emulare i loro idoli e sognano di diventare un giorno dei pugili professionisti. Ma intraprendere la carriera pugilistica è tutt’altro che semplice: se anche tu vuoi seguire le orme dei più grandi pugili della storia, ti spieghiamo qual è il percorso da seguire per diventare un professionista.
Innanzitutto bisogna trovare una buona palestra dove iniziare ad allenarsi, affiliata o con la Federazione Pugilistica Italiana, per diventare pugile dilettante, o con la Italian Authority of Boxing per diventare pugile professionista.
L’allenatore è una figura fondamentale nella formazione di un pugile, quindi prima di iscriversi è bene informarsi sulla sua carriera: se è stato un pugile professionista è un plus.
Oltre all’allenatore, anche gli altri iscritti hanno un ruolo importante perché sono coloro con cui dovrai misurarti. Assicurati che ci siano iscritti di livelli diversi, in modo che quando avrai migliorato le tue capacità potrai confrontarti con atleti sempre più forti.
Prima di iniziare il percorso per diventare un pugile professionista, è bene familiarizzare con la terminologia di questo sport, come ad esempio:
Adesso che conosci i termini più importanti della boxe puoi iniziare ad allenarti: il tuo allenatore ti insegnerà non solo a eseguire i colpi, ma anche il posizionamento, il gioco di gambe e la difesa.

Oltre alla parte di combattimento vera e propria, un buon programma di allenamento dovrebbe prevedere:
Per migliorare nelle abilità secondarie, come resistenza, agilità, equilibrio, flessibilità, coordinazione e concentrazione, è utilissimo dedicarsi ad attività come:
Quest’ultimo aiuta con il tono muscolare, la flessibilità, la portata, la concentrazione e allenta le tensioni di tutto il corpo. Ricorda di riservare alcuni giorni di riposo per consentire al corpo di recuperare.
La sessione di allenamento in palestra dovrebbe durare almeno 90 minuti, tre o quattro volte alla settimana. Un buon allenamento pugilistico di base prevede:
| Attività | Durata |
| Stretching | 20/30 minuti prima e dopo ogni sessione di allenamento, per prevenire gli infortuni e ridurre la rigidità muscolare |
| Addominali e flessioni | 20 minuti |
| Cyclette | 20 minuti |
| Jogging | 30 minuti |
| Salti alla corda | 10 minuti |
| Sparring (con il sacco o con un compagno) | 10 minuti |
Tutti i pugili professionisti seguono una dieta specifica o un programma nutrizionale. L’allenamento non porta grandi risultati se non è affiancato da una corretta alimentazione.
La dieta di un pugile è ad alto contenuto di proteine sane (come pollo, pesce, uova, burro di arachidi, frutta e verdura) e grassi salutari (come olio di oliva, avocado e noci).
Quando avrai piena padronanza della disciplina e il tuo livello inizia a diventare alto, il tuo allenatore ti farà sapere se sei pronto per intraprendere la strada del pugilato dilettantistico. Una volta trovata una federazione pugilistica dilettantistica, per iscriverti dovrai:
Una volta iscritto, potrai partecipare agli eventi di boxe proposti dalla federazione, che ti permettono di accumulare esperienza ed entrare nei ranking, divisi per età, peso e record.
Una delle differenze tra il pugilato dilettantistico e quello professionale sta nell’indossare il caschetto protettivo, fondamentale soprattutto agli inizi della carriera per prevenire danni gravi mentre impari a proteggerti.
Una volta inserito nella categoria di riferimento, comincerai a combattere in tornei locali o regionali. È importante seguire i propri sogni, ma è altrettanto importante fissarsi degli obiettivi alla portata: in questa fase l’obiettivo più immediato è raggiungere il campionato nazionale di pugilato e, successivamente, conquistare un posto in Nazionale.
Anche se ti sembra di aver raggiunto una forma fisica perfetta, puoi sempre migliore, soprattutto in termini di resistenza. A questo livello, un pugile dovrebbe essere in grado di:
Per diventare un pugile professionista è necessario portare al limite quattro qualità fondamentali:
La reputazione di un pugile professionista, oltre che nei suoi pugni, è nelle mani del suo manager. I manager hanno i contatti per organizzare gli incontri e far guadagnare ai pugili. È bene affidare questo ruolo a una persona fidata.
Per combattere a livello professionistico, è necessario ottenere una licenza dalla commissione di pugilato in cui si lotterà, aderendo all’authority del proprio paese registrata nell'elenco delle commissioni pugilistiche professionali mondiali (APBC, IBF, WBC, WBO, WBA). In Italia l’organo preposto è la Italian Authority of Boxing (ITABoxing).
Una volta ottenuta la licenza, la carriera da pugile professionista può iniziare. L’obiettivo è vincere la cintura di campione mondiale nella propria categoria. Vincendo le cinture di almeno tre delle associazioni internazionali esistenti, si ottiene il titolo di super campione. Vincendole tutte e quattro, invece, si diventa campione indiscusso.
Oltre che godersi un bel match, guardare gli incontri dei grandi campioni della boxe può essere utile per imparare piccoli dettagli che possono fare la differenza.

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