Non chiamatelo bomber di scorta. Gennaro Borrelli ha lavorato sodo, con tanta gavetta tra Serie B e Serie C, per giocarsi una chance vera a 25 anni in massima serie. Una A sfiorata solo con il Frosinone: una presenza nel 2023-24 prima di passare al Brescia. Occasione che è arrivata in estate con la chiamata del Cagliari e che, complice il lungo stop di Andrea Belotti, il centravanti classe 2000 sta sfruttando a pieno.
Sacrificio, lotta e tanta presenza in area sulle palle alte. Un concentrato da numero nove di una volta per Borrelli che in Sardegna è stato voluto fortemente dal nuovo d.s. Guido Angelozzi, che bene lo conosceva proprio dall’esperienza di Frosinone. Come confessato dallo stesso presidente dei sardi Tommaso Giulini: "Il direttore ci ha convinto sulle sue possibilità di crescita e ci siamo fidati. Angelozzi era certo potesse essere importante anche in A e abbiamo fatto bene a fidarci. Il suo spirito e il suo atteggiamento sono quelli giusti". In questo campionato dopo l’ultima doppietta al Genoa sono tre le reti per Borrelli, che aveva segnato il suo primo gol in A nell’1-1 contro l’Udinese. A cui si aggiunge la rete di Coppa Italia da ex contro il Frosinone .
Fondamentale il suo lavoro per far salire e rifiatare il Cagliari, come dimostrano i 21 falli subiti. Così come il suo impegno con le sponde (ben 10, nessuno come lui tra gli attaccanti di Pisacane) per la manovra offensiva. Mentre sono 5 le palle gol create per i rossoblù da Borrelli. Il record di gol in carriera risale a due anni fa in B con il Brescia: 9 in campionato. Numeri non facili da replicare in A, ma vista la poca concorrenza nel ruolo (almeno fino a gennaio) e la fame dimostrata, nessun traguardo è impossibile per l’ariete del Cagliari.