Error code: %{errorCode}

Mourinho torna protagonista in Champions dopo cinque anni: “Non mi sono mai sentito un genio, forse un po' provocatore sì”

GOAL

Dopo cinque anni la Champions League si appresta a ritrovare quello che per tanto tempo è stato uno dei suoi grandi protagonisti: José Mourinho.

Lo Special One tornerà sul più importante dei palcoscenici del calcio europeo con la sua nuova squadra, ovvero il Benfica, e per sfidare il prossimo 30 settembre una compagine con la quale ha scritto in passato grandi pagine di storia: il Chelsea.

Mourinho, per l’occasione, si è raccontato in un’intervista rilasciata alla UEFA ed ha spiegato come vive oggi il calcio.

“DIMENTICO CONTRO CHI GIOCO”

“Quando ho lasciato il Porto, la mia prima partita europea con il Chelsea è stata proprio contro il Porto. Credo di avere la capacità di dimenticare completamente dove mi trovo, contro chi sto giocando e in quale città sono per 90’. Certo, giocare Chelsea-Benfica per me non è la stessa cosa che giocare un Arsenal-Benfica”.

“SONO IN UN CLUB GIGANTESCO”

“Tornare al Benfica per me significa tornare in un club gigantesco, anche dal punto di vista storico. Il Benfica è enorme e, in questo senso, sono enormi anche le responsabilità e le aspettative. E’ il tipo di sfida della quale ho bisogno, la mia vita è praticamente stata sempre così”.

“ORA SONO PIU’ ALTRUISTA”

“Un allenatore nasce e muore con lo stesso DNA; non ha scelta. Ma come persona, ci sono delle differenze. Forse all’inizio pensavo di più a me stesso e mi sono trasformato in un modo che, non so, mi fa sentire più altruista. Sento di essere nel calcio per aiutare i miei giocatore. Si tratta di un cambiamento naturale che non mi distorce come allenatore, ma come persona c’è un lato diverso”.

“MI SENTO MIGLIORE DI PRIMA”

“Mi sento più forte, mi sento un allenatore molto migliore di prima. Un allenatore migliora con l’esperienza accumulata. Ci sono partite nella mia carriera nelle quali mi sono sentito come se fossi stato io a vincere. Questo perché a volte si hanno le idee, le decisioni, le strategie giuste. Non mi sono mai sentito però un genio. Un provocatore forse un po’, ma non mi sono mai senti un genio o un diavolo”.