A un anno esatto dall'inizio del Coppa del Mondo FIFA 2026, che vedrà le più grandi nazionali del calcio mondiale sfidarsi per la gloria, i migliori club del pianeta si sono dati appuntamento negli Stati Uniti per l’edizione inaugurale del Coppa del Mondo per Club FIFA 2025. Un evento globale di grande richiamo non solo per le squadre partecipanti, ma anche per i giocatori, che hanno avuto un’occasione d’oro per mettersi in luce a livello internazionale.
Con la gloria in palio, i protagonisti del torneo hanno dato prova di talento e determinazione. Il contesto altamente competitivo ha rappresentato il palcoscenico ideale per chi finora era rimasto ai margini delle convocazioni nazionali, offrendo loro la possibilità di dimostrare il proprio valore e candidarsi a un ruolo da protagonista nel grande appuntamento dell’anno prossimo.
FIFA ha selezionato alcune delle stelle che, grazie alle loro prestazioni di spicco nella Coppa del Mondo per Club, hanno attirato l’attenzione e guadagnato considerazione da parte dei commissari tecnici delle rispettive nazionali.
A 22 anni, Pablo Barrios è pienamente consapevole dell’agguerrita concorrenza per conquistare un posto nel centrocampo titolare della Spagna. Il giovane talento dell’Atlético Madrid si gioca le sue carte in un reparto affollato da stelle del calibro di Pedri, Rodri e Fabián Ruiz. Eppure, Barrios ha lasciato il segno sul suolo americano. Schierato titolare in tutte e tre le partite dell’Atleti, ha chiuso il torneo da capocannoniere della squadra grazie a una doppietta contro i Seattle Sounders e ha offerto una prestazione di altissimo livello nella vittoria contro il Botafogo. Il CT della Spagna, Luis de la Fuente, può contare su una vasta scelta a centrocampo, ma nel caso in cui servissero rinforzi, Barrios ha messo sul tavolo argomenti convincenti per una possibile convocazione.
Igor Jesus ha ricevuto la sua prima convocazione con il Brasile nell’ottobre 2024. Nonostante abbia segnato nella vittoria per 2-1 della Seleção contro il Cile nelle qualificazioni alla Coppa del Mondo FIFA 2026, l’attaccante è poi finito ai margini sotto la guida dell’ex CT Fernando Diniz e non è stato incluso nella prima lista diramata da Carlo Ancelotti.
Ma dopo le brillanti prestazioni offerte nella Coppa del Mondo per Club, il nuovo acquisto del Nottingham Forest potrebbe presto tornare nei radar del tecnico italiano, che sta valutando le opzioni offensive a disposizione. Contro alcune delle difese più solide del panorama internazionale, l’attaccante ha vinto i suoi duelli individuali, ha dato ritmo alla manovra offensiva del Botafogo e ha segnato due dei tre gol della squadra nel torneo, incluso quello decisivo nella storica vittoria per 1-0 contro i campioni d’Europa del Paris Saint-Germain.
Thiago Silva compirà 41 anni a settembre. Un’età in cui la maggior parte dei calciatori ha da tempo appeso gli scarpini al chiodo. Eppure, il veterano difensore centrale ha dimostrato ancora una volta, alla Coppa del Mondo per Club FIFA 2025, di essere un’eccezione alla regola.
Assente dalla nazionale brasiliana dal Coppa del Mondo FIFA 2022, il colosso della difesa ha guidato il reparto arretrato del Fluminense fino alle semifinali del torneo. Nonostante sia stato proprio il suo ex club, il Chelsea, a negare ai carioca l’accesso alla finale, il capitano del Flu ha mostrato di poter ancora competere ai massimi livelli contro alcuni dei migliori attaccanti del panorama internazionale. Se Carlo Ancelotti fosse alla ricerca di una guida esperta per il centro della retroguardia verdeoro, il sempre affidabile Thiago Silva resta una scelta più che credibile.
Trovare spazio nella rosa di Lionel Scaloni non è affatto semplice, ma con l’Argentina già qualificata al Mondiale 2026, il commissario tecnico potrebbe approfittarne per fare qualche esperimento in vista della fase finale. E se si tratta di testare nuove soluzioni in difesa, Alexander Barboza rappresenta un’opzione interessante.
Il difensore del Botafogo, che ha anche la possibilità di vestire la maglia dell’Uruguay e ha dichiarato apertamente il proprio desiderio di rappresentare la Celeste, potrebbe rientrare nei piani di Marcelo Bielsa nel corso del prossimo anno. Alla Coppa del Mondo per Club, Barboza ha messo in mostra tutta la sua forza fisica, giocando largo a sinistra nella linea difensiva e risultando uno degli elementi chiave del muro che ha fermato il Paris Saint-Germain nel secondo turno.
Da quando Edinson Cavani e Luis Suárez hanno lasciato il palcoscenico della nazionale, la Celeste è alla ricerca di nuove soluzioni offensive. Darwin Núñez sembra ormai un titolare inamovibile, ma nella rosa di Marcelo Bielsa ci sono ancora posti da assegnare e Miguel Merentiel sta avanzando con decisione la sua candidatura. Il centravanti nato a Paysandú è stato il vero protagonista del Boca Juniors nel palcoscenico mondiale della Coppa del Mondo per Club. Il suo gol contro il Bayern Monaco è stato tra i più spettacolari del torneo e ha scatenato l’esultanza incontenibile dei tifosi xeneizes presenti all’Hard Rock Stadium di Miami.
Rinomata per la sua solidità difensiva e la magia a centrocampo, l’Italia è alla ricerca di potenza offensiva mentre punta a qualificarsi per la sua prima fase finale della Coppa del Mondo dal 2014. Dopo aver provato Mateo Retegui e Moise Kean, non sarebbe una sorpresa se Francesco Pio Esposito ricevesse un’opportunità. Il possente attaccante ventenne, alto un metro e ottantanove, ha vissuto una stagione prolifica in prestito allo Spezia, dove ha segnato 19 gol in Serie B. Con un gol e un assist in due partite con l’Inter alla Coppa del Mondo per Club, si è dimostrato una delle minacce offensive più concrete nella squadra guidata da Cristian Chivu.
Nel percorso che ha portato al recente trionfo nella UEFA Nations League, il Portogallo ha affrontato le ultime due partite contro Germania e Spagna schierando João Neves, centrocampista di ruolo, come terzino destro. Se Roberto Martínez volesse riportare la stella del Paris Saint-Germain nella sua posizione naturale, Matheus Nunes rappresenterebbe un’opzione valida per il ruolo sulla fascia destra. Pur nato come centrocampista, il portoghese-brasiliano è stato spesso impiegato da Pep Guardiola come terzino destro al Manchester City, offrendo una soluzione più naturale nel ruolo rispetto a Neves. Questa scelta consentirebbe anche al talento del PSG di tornare a operare nel cuore del centrocampo, dove può esprimere al meglio le sue qualità.
La nuova generazione d’oro della Spagna, composta da talenti come Lamine Yamal, Pedri e Nico Williams, ha mostrato a tratti di mancare di un vero punto di riferimento offensivo. Ma le prestazioni alla Coppa del Mondo per Club di Gonzalo García potrebbero aver dimostrato al CT Luis de la Fuente che proprio lui è il tassello mancante nel puzzle d’attacco della Roja.
Promosso in prima squadra dal Real Madrid Castilla, la formazione B dei blancos, su decisione del tecnico Xabi Alonso, García ha saputo sfruttare al meglio l’assenza iniziale di Kylian Mbappé nel torneo. Con quattro reti, che gli sono valse il titolo di capocannoniere della competizione, ha messo in mostra istinto sotto porta, tecnica raffinata e grande movimento senza palla, candidandosi seriamente a una convocazione in nazionale.
Nelle sue prime due presenze e mezza con la maglia del Chelsea, João Pedro ha avuto un impatto che pochi possono eguagliare. L’attaccante brasiliano ha debuttato entrando dalla panchina e contribuendo a ribaltare il risultato nella vittoria per 2-1 dei Blues contro il Palmeiras nei quarti di finale. Nei due match successivi ha poi messo a segno tre gol, tra cui una doppietta nella semifinale vinta 2-0 contro il suo ex club Fluminense e un delizioso pallonetto su Gianluigi Donnarumma nella finale.
Oltre al suo fiuto del gol, il talento nato a Ribeirão Preto ha impressionato anche per la sua capacità di arretrare e partecipare alla manovra offensiva. La sua versatilità lo rende un’opzione interessante per Carlo Ancelotti, ancora alla ricerca del numero 9 ideale per guidare l’attacco del Brasile. Nelle sue prime due uscite da CT, il tecnico italiano ha puntato su Richarlison e Matheus Cunha, ma il ruolo resta tutt’altro che assegnato e le prestazioni di João Pedro alla Coppa del Mondo per Club potrebbero aver rafforzato seriamente la sua candidatura.