La Superlega non gode di grande salute, però continua ad accumulare successi giudiziari nella sua battaglia contro il monopolio di Uefa e Fifa. L’ultima vittoria è di questa mattina: l’Audiencia Provincial di Madrid ha respinto il ricorso di Uefa, federcalcio spagnola e Liga contro la precedente sentenza del Tribunale mercantile numero 17 di Madrid che condannava l’abuso di posizione dominante di Fifa e Uefa nell’ambito dell’organizzazione di tornei di calcio e invitava le due istituzioni svizzere a cambiare rotta rispetto a comportamenti che secondo quanto sottolineato nel parere richiesto dal Tribunale madrileno ed emesso dalla corte di Giustizia Europea nel dicembre del 2023 ostacolano la competizione tra le parti con restrizioni definite ingiustificate e sproporzionate e in violazione degli articoli 101 e 102 del Trattato dell’Unione Europea.
La sentenza di questa mattina può aprire la strada a una richiesta di danni da parte della Superlega, e il comunicato emesso dal Real Madrid, al momento dopo il cambio di rotta del Barcellona unico club attivo dietro alla società A22 che promuove il progetto di riforma delle competizioni europee, va subito in quella direzione: “Questa sentenza apre la strada alla richiesta di risarcimento degli ingenti danni sofferti dal Club”. La prima risposta alla decisione dell’Audiencia Provincial è arrivata dalla Liga, che ha sottolineato come la sentenza non apra il passo a nessuna nuova competizione, che non autorizza cambi di sorta né riconosce altre entità, anche se resta aperta a nuove proposte nell'ambito dei tornei già esistenti. Come dire: la Superlega resta al palo. Ognuno guarda al proprio interesse, però se il Real Madrid decide di far causa alla Uefa vedremo la quantità di denaro che sarà richiesta a mo’ di risarcimento, e in caso come reagirà la confederazione continentale di fronte alla postura belligerante della Casa Blanca, il club che più volte ha vinto la Champions. Nella sua nota il Madrid ricorda che “Nel corso del 2025 abbiamo mantenuto numerose conversazioni con la Uefa per cercare soluzioni, senza raggiungere alcun compromesso su una governance più trasparente, la sostenibilità economica, la protezione della salute dei calciatori e il miglioramento dell’esperienza dei tifosi, compresi modelli di trasmissione delle gare gratuiti e accessibili a livello globale come nel caso del Mondiale per Club”. La Uefa ha confermato questi incontri, alcuni dei quali avvenuti nella stessa sede dell’ente a Nyon e alla presenza del Segretario Generale, il greco Theodore Theodoridis, che vertevano per esempio sulla possibilità di trasmettere le competizioni europee sulla piattaforma gratuita Unify pensata da A22. Non se n’è fatto nulla. E la Uefa ha già lanciato l’asta per l’assegnazione dei diritti tv per il triennio 2027-2030. La Superlega non sembra avere sbocchi reali, però legalmente continua a combattere. E a vincere.