Niente immediatezza, quindi gol regolare. Per i vertici arbitrali non era da annullare il gol di Davis (Udinese) nel finale del match contro la Lazio, quindi ha fatto bene l’arbitro Colombo: oltre alla casualità del colpo di braccio dell’attaccante trascorre un lasso di tempo che fa decadere appunto il concetto di immediatezza inserito nel regolamento.
Anni fa venne annullato un gol a Ibra (2020, Milan-Fiorentina) per un tocco di mano prima di un gol poi costruito in un arco temporale ampio e dopo aver scartato alcuni avversari. Quella situazione - reputata corretta allora - fece aggiornare la “casistica” e oltre alla rete segnata direttamente con tocco non sano (mano o braccia), ovviamente da annullare, ecco il concetto di immediatezza che decreta l’annullamento del gol che scaturisce “immediatamente dopo che il pallone ha toccato le mani/braccia anche se in modo accidentale”.
Tradotto: palla sul braccio, controllo, tiro, gol dello stesso giocatore, stile Meister (Pisa). Cosa che non é avvenuta con Davis che dal tocco di braccio al gol, tramite sviluppo, ha impiegato e quindi visto trascorrere nove secondi in cui sono stati scartati due giocatori. Un’immediatezza decaduta. Detto che non é punibile il primo tocco di braccio di Palma come poi quello di Davis, c’é quindi una costruzione dentro un arco temporale più ampio del concetto di immediatezza. Gol regolare. “Non é punibile - ecco la Regola numero 12 - se il pallone (passato o condotto) percorre una certa distanza e/o ci sono più passaggi prima che la rete venga segnata. O se trascorre un certo intervallo di tempo fra il contatto accidentale e la segnatura”. Ecco, semmai sull’intervallo di tempo si potrebbe discutere (e ne discuteranno), ma in questo caso l’immediatezza non é scattata.