La Parigi-Roubaix, conosciuta come "l'Inferno del Nord", è una delle corse ciclistiche più prestigiose e impegnative del calendario internazionale. L'edizione del 2025 promette di essere particolarmente avvincente, con un percorso rinnovato e la partecipazione di alcuni dei migliori ciclisti al mondo.
L'edizione 2025 della Parigi-Roubaix si terrà domenica 13 aprile, con partenza prevista alle 11:10.
Gli appassionati potranno seguire la corsa in diretta su DAZN tramite i canali Eurosport, che offriranno una copertura completa dell'evento.
Per gli spettatori italiani, ciò rappresenta un'opportunità imperdibile per vivere ogni momento di questa classica monumento del ciclismo.
La Parigi-Roubaix è una delle cinque "Classiche Monumento" del ciclismo, insieme a Milano-Sanremo, Giro delle Fiandre, Liegi-Bastogne-Liegi e Giro di Lombardia. Disputata per la prima volta nel 1896, questa corsa è celebre per i suoi estesi tratti in pavé, che mettono a dura prova sia la resistenza fisica dei ciclisti sia la loro abilità tecnica.
Il soprannome "Inferno del Nord" deriva dalle difficili condizioni del percorso, che spesso includono fango, polvere e superfici irregolari, rendendo la gara una delle più dure e spettacolari del panorama ciclistico.
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Il percorso della Parigi-Roubaix 2025 presenta alcune novità significative rispetto alle edizioni precedenti. La gara si svilupperà su una distanza totale di 259,2 chilometri, mantenendo la partenza da Compiègne e l'arrivo nel leggendario velodromo di Roubaix. Una delle principali modifiche riguarda l'introduzione di due nuovi settori di pavé, Artres e Famars, portando il totale a 30 settori. Questi nuovi tratti sono stati inseriti per aumentare la difficoltà e l'imprevedibilità della corsa, offrendo ulteriori opportunità per attacchi e selezioni decisive.
Un'altra modifica rilevante riguarda l'avvicinamento alla temuta Foresta di Arenberg. Per migliorare la sicurezza dei corridori, gli organizzatori hanno introdotto una deviazione che prevede quattro curve ad angolo retto nel chilometro precedente l'ingresso nella Foresta. Questa soluzione è stata adottata per ridurre la velocità con cui il gruppo affronta uno dei settori più pericolosi e iconici della corsa.
| Edizione | Vincitore |
| 2005 | Tom Boonen |
| 2006 | Fabian Cancellara |
| 2007 | Stuart O'Grady |
| 2008 | Tom Boonen |
| 2009 | Tom Boonen |
| 2010 | Fabian Cancellara |
| 2011 | Johan Vansummeren |
| 2012 | Tom Boonen |
| 2013 | Fabian Cancellara |
| 2014 | Niki Terpstra |
| 2015 | John Degenkolb |
| 2016 | Matthew Hayman |
| 2017 | Greg Van Avermaet |
| 2018 | Peter Sagan |
| 2019 | Philippe Gilbert |
| 2021 | Sonny Colbrelli |
| 2022 | Dylan Van Baarle |
| 2023 | Mathieu van der Poel |
| 2024 | Mathieu van der Poel |
Nel corso della sua lunga storia, la Parigi-Roubaix ha visto trionfare alcuni dei più grandi nomi del ciclismo. Tra i plurivincitori spiccano Roger De Vlaeminck e Tom Boonen, entrambi con quattro vittorie. De Vlaeminck si impose nel 1972, 1974, 1975 e 1977, mentre Boonen conquistò la corsa nel 2005, 2008, 2009 e 2012.
Altri campioni come Eddy Merckx, Francesco Moser e Johan Museeuw hanno lasciato un segno indelebile nella storia di questa competizione, sottolineando l'importanza e il prestigio legati alla vittoria nell'Inferno del Nord. Nel 2023 e nel 2024, le ultime due edizioni, sono andate a Mathieu Van der Poel.
L'edizione 2025 della Parigi-Roubaix si preannuncia particolarmente interessante grazie alla presenza di un parterre di altissimo livello. Uno dei nomi più attesi è senza dubbio quello di Tadej Pogačar, due volte vincitore del Tour de France, che farà il suo debutto in questa classica. La sua partecipazione ha suscitato grande interesse, soprattutto dopo le sue recenti ricognizioni sul percorso, durante le quali ha registrato tempi notevoli su diversi settori di pavé, inclusi Mons-en-Pévèle e Carrefour de l'Arbre.
Mathieu van der Poel, vincitore delle ultime due edizioni, sarà determinato a difendere il titolo e a cercare una storica tripletta. La sua esperienza e abilità sui terreni accidentati lo rendono uno dei principali contendenti. Inoltre, ha espresso rispetto per Pogačar, riconoscendo che lo sloveno ha una reale possibilità di vittoria, soprattutto considerando le sue performance sui tratti in pavé durante il Tour de France 2022.
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