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Kostyuk: "Perdo con rivali avvantaggiate per ragioni biologiche". Sabalenka: "Basta: tutte scuse"

Gazzetta

“Molte giocatrici sono avvantaggiate contro di me per ragioni biologiche”. Queste parole, pronunciate sul finire della stagione Wta da Marta Kostyuk (1,75 m di altezza), avevano suscitato non poche polemiche. L’ucraina aveva sottolineato come le sue dichiarazioni, tra cui il lamentare un livello di testosterone più alto di alcune avversarie, fossero state estrapolate dal contesto. Un tentativo di smorzare la polemica, ma il dado era tratto. E la n.1 al mondo Aryna Sabalenka, stuzzicata in un’intervista, è tornata sull’argomento. Con toni che, nonostante i tentativi della n.26 al mondo di abbassare il tiro, sono ben decisi: “Quelle che sento da Kostyuk sono tutte scuse”. 

Sabalenka non le manda mai a dire e anche in questo caso, in un’intervista in coppia con Nick Kyrgios a Piers Morgan, è stata ben felice di esprimere ciò che pensa senza peli sulla lingua: “Marta ha probabilmente più muscoli di me, è una ragazza in forma e molto forte. Non penso che degli svantaggi fisici abbiano influito sui match che ha perso con le top player”. Per la cronaca, Kostyuk ha un record di 1-7 nel 2025 contro giocatrici tra le prime 10, e due delle sette sconfitte sono arrivate proprio contro Sabalenka. 

Sempre in tema di vantaggi biologici, all’attenzione della bielorussa è stato posto anche un tema molto discusso, specie negli Usa, come quello delle atlete transgender e della loro possibilità di competere contro altre giocatrici in competizioni ufficiali. Nel tennis c'è stato il caso di Renee Richards (nata Richard Raskind), che vanta anche due finali nel circuito maggiore negli anni ’70 come prima tennista transgender della storia. Sulla questione, Sabalenka si è espressa senza mezzi termini: “Non ho niente contro le donne transgender, ma credo che abbiano un vantaggio molto grande contro di noi. Non penso che una donna debba giocare contro un uomo biologico, non sono d’accordo”. 

Eppure, per quanto si tratti di un’esibizione, Sabalenka affronterà un uomo in una nuova “battaglia dei sessi”. L’eco mediatica non è paragonabile al match tra Billie Jean King e Bobby Riggs del 20 settembre 1973, ma c’è tanta curiosità per l’incontro che vedrà la bielorussa opporsi a Nick Kyrgios, sprofondato al n.673 del mondo e con solo cinque partite giocate nel 2025. I due si sfideranno a Dubai il 28 dicembre, con la metà campo della n.1 al mondo che sarà più piccola del 9% (secondo Evolve, che organizza l’esibizione, le giocatrici si muovono circa il 9% più lentamente rispetto ai colleghi). La partita si svolgerà due set su tre, e in caso di parziale decisivo si giocherà un tie-break al meglio dei 10 punti; entrambi potranno servire una sola volta, senza seconda. Sabalenka, per accendere i riflettori e provocare un po’, ha già lanciato il guanto di sfida verso l’incontro qualche giorno fa: “So che batterò Kyrgios”.