Lorenzo aveva versato lacrime amare dopo la finale persa, con due match point sciupati, a Chengdu. "Un pianto liberatorio, lì per lì ha fatto male, ma è acqua passata", le parole pronunciate a freddo. Tre giorni dopo, Musetti torna in campo, brilla solo a intermittenza ma scaccia le ombre e il bombardiere al servizio Giovanni Mpetshi Perricard, n.36 del mondo: 7-6 (3) 6-7 (4) 6-4 nel primo turno del 500 di Pechino. Lorenzo si è complicato la vita allungando al terzo set un match che avrebbe potuto chiudere prima, poi però è stato bravo a non disunirsi. Un altro passetto in avanti nella corsa alle Atp Finals di Torino, "l'obiettivo dichiarato" di inizio stagione. Il carrarino è settimo nella classifica Race, avendo scavalcato l'australiano De Minaur, anche lui promosso al secondo turno a Pechino. La concorrenza latita: out Draper per infortunio, fermo Auger-Aliassime per il matrimonio, Rublev e Bublik sono stati subito eliminati in Cina. Qualche brivido, semmai, lo ha dato la coscia sinistra di Lorenzo che nel secondo set ha richiesto l'intervento del fisioterapista facendosela fasciare. A giudicare dalla mobilità con cui ha ripreso a giocare, il fastidio non sembra destare preoccupazioni. Al prossimo turno Musetti, testa di serie n.4, troverà un altro francese, il qualificato Mannarino che all'esordio ha battuto proprio Bublik.
Lorenzo piazza il break e scatta 4-3, va avanti 40-0, annulla due palle del contro break e tiene il servizio. Sfrutta la fallosità del francese, facendo prevalere la maggior solidità. Senza brillare, però, e con la tendenza ad accorciare la profondità dei colpi, soprattutto col basket di rovescio. Sul 5-4 altre due palle break annullate ma sulla terza arriva il doppio fallo. Il primo set si protrae in un insidioso tie break ma qui Musetti è molto bravo a prendere l’abbrivio giusto con un bel passante in corsa chiudendo 7-3. Nel secondo set l’azzurro appare più sciolto, offre scampoli di poesia pura, tra volée al bacio, rovesci in controbalzo e palle corte. Ma Mpetshi Perricard è inscalfibile al servizio. Si va avanti senza palle break, di nuovo al tie break. Sul 3-3, Lorenzo riesce a rispondere bene ed effettua un passante di rovescio che segna il mini break: 4-3. Ma non coglie l’attimo commettendo un imperdonabile errore di dritto. La situazione si ribalta, il francese infila quattro punti di fila (7-4) e pareggia i conti. Nel terzo l’azzurro tiene a bada i nervi e piazza il break sul 2-1 rompendo il dominio al servizio di Mpetshi Perricard. Finalmente la maggiore qualità di Lorenzo emerge. Quel break di vantaggio, stavolta, viene mantenuto fino alla fine.