Finale delle Atp Finals edizione 2025, primo parziale, un’ora e 7 minuti di gioco. Sul 6-5, in risposta, Alcaraz si costruisce il set point con due variazioni sul tema: il primo drop-shot del pomeriggio e un attacco a rete. Qui emerge tutta l’essenza dell’uomo di ghiaccio. Sinner, dopo aver sbagliato la prima, serve la seconda a 187 km orari: palla profonda e potente sul rovescio dello spagnolo, che non riesce a opporre resistenza. È la svolta del pomeriggio all’Inalpi Arena. Scampato il pericolo, Jannik porta l’avversario al tie-break e costruisce il trionfo. In conferenza stampa l’azzurro ha ricordato così quel momento-chiave: “Già prima avevo giocato qualche seconda nel game, perdendo il punto. Mi sono detto che dovevo fare qualcosa di diverso: avevo due o tre opzioni e ho scelto quella rischiosa ma comunque sicura. Anche se l’avessi sbagliata, avrei comunque fatto il massimo. A volte serve coraggio, a volte fortuna, però te la devi anche meritare. In quel momento ho detto: ‘Vado e perdo questo punto, piuttosto che farlo vincere a lui’”. In una giornata in cui la percentuale di prime palle è calata vertiginosamente - 55% in media, 47% nel secondo set - Jannik ha utilizzato l’arma della seconda riducendo al minimo gli attacchi di Alcaraz sulla risposta. E infatti ha portato a casa il 54% di punti con la seconda di servizio. Il più importante, con quella botta da 187 km all’ora che ha annullato il set point.
Tutto questo fa parte degli enormi progressi compiuti nel colpo di inizio gioco, da due anni a questa parte. Gli indicatori sono migliorati progressivamente sotto la cura di Simone Vagnozzi, che si occupa specificamente della parte tecnica (Darren Cahill, invece, è fondamentale sull’aspetto mentale e tattico). A settembre, archiviata la cocente sconfitta di Flushing Meadows contro Alcaraz, Sinner ha compiuto un lavoro ad hoc sul servizio. Ieri, parlando con i giornalisti dopo il successo delle Finals, Vagnozzi ha spiegato: “Dopo gli Us Open abbiamo riscontrato qualche problema, soprattutto con il servizio. Abbiamo cambiato il movimento. Abbiamo cambiato il ritmo. Jannik ha servito molto bene da Shanghai in poi. Siamo fortunati ad averlo perché è molto veloce a migliorare e a capire i cambiamenti”. Cahill ha aggiunto: “Jannik e Simone hanno fatto un lavoro incredibile nelle ultime quattro o cinque settimane per riorganizzare il servizio e trovare quel ritmo e quella velocità che gli hanno permesso di aumentare la percentuale di prime di servizio. E non si tratta solo di questo. Se fossimo davvero preoccupati per la percentuale di prime di servizio, gli diremmo di rallentare la battuta per piazzare più prime. In realtà Jannik ha aumentato la velocità e sta portando la palla più vicino alla linea, il che significa che ottiene molti più punti gratuiti. Hanno fatto un lavoro meraviglioso sotto questo aspetto”.