La 13ª giornata di campionato si chiude con le vittorie di Virtus e Olimpia nel doppio posticipo: Milano saluta il 2025 con un successo importante su Cremona, il quarto consecutivo in campionato, che consente agli uomini di Poeta di agganciare Venezia e Tortona al terzo posto. Per la Vanoli si tratta invece della quinta sconfitta di fila, con la squadra di Brotto che scivola al dodicesimo posto, a -2 dalla zona playoff. Bologna invece soffre a Trieste, ma strappa un successo fondamentale: senza Edwards, che resterà ai box per un paio di settimane, e con Diarra costretto ad uscire dopo 7' di gioco, la Virtus centra l'undicesima vittoria in stagione al termine di una partita difficile e ricca di errori, riprendendosi la vetta al pari di Brescia.
Un super Shields, una difesa capace di tenere Cremona al 38% dal campo, uno strappo fenomenale sul finire del 3º quarto: questi tre fattori consentono all'Olimpia di regolare una Vanoli volenterosa, capace di reggere l'impatto fisico e tecnico dell'EA7 e di rimontare uno svantaggio che aveva toccato i 17 punti. L'avvio di partita, infatti, racconta di una Milano concentrata, cinica nell'attaccare i mismatch, capace di volare sul 27-10 al 9' impedendo agli ospiti di segnare per oltre 5'. Da lì, però, Cremona inizia a prendere ritmo con Willis e Casarin, mentre Durham viene contenuto molto bene dai cambi della difesa. La squadra di Brotto sfrutta i rimbalzi offensivi (saranno 10) e qualche palla persa da Milano (10) per tornare a -12 (43-31 all'intervallo). Uno scatenato Ndiaye guida la rimonta di Cremona, che torna a -4 (50-46 al 25'), ma da quel momento Milano rimette le mani sul volante e scappa via grazie a difesa e triple. Saranno 5 i canestri dall'arco nel 3º quarto (su 9 tentativi), e Shields guida i suoi ad un parziale di 22-4. È il momento in cui si decide la partita, con l'Olimpia che prende ritmo e non si guarda più indietro: anche LeDay, Nebo ed Ellis superano la doppia cifra, e nel quarto periodo l'EA7 deve solo gestire il vantaggio, spegnendo l'ultimo tentativo di reazione della Vanoli.
Milano: Shields 22, LeDay 16, Nebo 13.
Cremona: Ndiaye 12, Willis 11, Casarin 10.
Prova di forza della Virtus, che strappa una vittoria con le unghie e con i denti in una serata in cui la palla non gira (20 perse) ed i tiri entrano a singhiozzo (7/22 da 3). Sono due gli eroi che consentono alle V-nere di uscire dal PalaTrieste col sorriso: Morgan trascina per quasi tutto il match, prima di lasciare il testimone ad Alston nel finale. Eppure, in partenza sembra andare tutto a gonfie vele: Morgan segna 8 dei primi 15 punti della Virtus, che tocca il +12 (7-19 dopo 6'), ma perde Diarra per infortunio, azzerando le possibilità di rotazioni sotto canestro. Trieste inizia a ricucire, e torna a -4 allo scadere del 1º tempo sfruttando gli errori di Bologna e la fisicità di Brown, Brooks e Toscano-Anderson, ma perde Ross ad inizio 2º tempo. Nella ripresa la partita si fa caotica, con le squadre che sbagliano di tutto e perdono diversi palloni (13-11 il punteggio del 3º quarto). Due liberi di Toscano-Anderson valgono addirittura il pareggio (62-62 a 3' dalla fine), ma da lì prima Morgan torna a segnare dopo i problemi di falli, poi sale in cattedra Alston Jr, decisivo nel finale. Prima strappa un rimbalzo offensivo dalle mani di JTA e converte i liberi del +4, poi realizza la tripla che chiude i conti a 30'' dalla sirena, subendo anche il fallo dell'ex Golden State e completando il gioco da 4 punti dalla lunetta. È il canestro del 66-72, che decide il match e conferma la solidità della Virtus nelle partite punto a punto: la squadra di Ivanovic è 7-0 in queste situazioni dalla fine della scorsa stagione.
Trieste: Brown 15, Toscano-Anderson 13, Ramsey 9.
Bologna: Morgan 19, Alston Jr 16, Niang 12.