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Trapani, altri 3 punti di penalizzazione dopo le minacce di non presentarsi a Bologna

Gazzetta

Altre tre punti di penalizzazione per Trapani, che si aggiungono ai 5 già comminati ai siciliani a inizio campionato. Lo ha deciso oggi il Tribunale Federale, che ha anche inflitto due anni di inibizione al presidente Antonini. La situazione già tesa tra le istituzioni e Trapani si era ulteriormente aggravata quando il ds del club siciliano Valeriano D’Orta, al termine della partita persa in casa contro Varese, in relazione al noto tema dei mancati pagamenti con conseguenti punti di penalizzazione, aveva minacciato: "Situazione insostenibile, Legabasket e Federazione Italiana Pallacanestro stanno operando una palese ingiustizia e atto persecutorio verso il club. Valutiamo di non presentarci a Bologna la prossima settimana".

Questo il comunicato della Fip: "Il Tribunale Federale, ritenute non accoglibili le eccezioni preliminari sollevate da parte ricorrente, considerati sussistenti i presupposti per la configurazione delle violazioni degli articoli 59 e 61 R.G. a carico del Presidente della Trapani Shark, Valerio Antonini e della società Trapani Shark, a titolo di responsabilità oggettiva; applica al tesserato Valerio Antonini, Presidente della società Trapani Shark, la sanzione dell’inibizione nella misura ritenuta congrua di due anni, fino al 30 dicembre 2027 ai sensi ed agli effetti dell’articolo 59 R.G. e alla Società Trapani Shark la penalizzazione di tre punti da scontarsi nel campionato in corso (2025-2026) ai sensi ed agli effetti dell’articolo 61 R.G.". La Fip ha poi emesso un'ulteriore nota: "In merito alla posizione della Trapani Shark s.r.l., che ha formato oggetto di riunione straordinaria del Consiglio Federale in data di ieri, si informa che in data odierna la Commissione indipendente per la verifica dell’equilibrio economico e finanziario delle società sportive professionistiche ha trasmesso una nota di chiarimento dell’Agenzia delle Entrate – Direzione provinciale di Trapani – Ufficio Controlli, che evidenzia come il debito residuo non onorato, imputato a carico della società di Trapani, non riguarda una posizione debitoria in termini di Iva, bensì è riconducibile agli importi a debito riportati nei modelli F24 con i quali è stato effettuato l’utilizzo dei suddetti crediti Iva inesistenti, ossia a ritenute Irpef (e relative addizionali) e a contributi previdenziali non pagati. Tale chiarimento viene a confermare ulteriormente la fondatezza delle posizioni e dei provvedimenti adottati sin dall’inizio della vicenda dalla Federazione, smentendo ogni reiterato tentativo di strumentalizzazione e di pretestuosa opposizione all’applicazione delle Regole federali".

Ieri immediata reazione di Fip e Lega: "Il Consiglio federale, riunitosi in data odierna in via straordinaria, in merito alla posizione della società Trapani Shark, nel condividere la fermezza con la quale la Federazione ha sinora gestito la vicenda, finalizzata ad esigere il rispetto di tutte le regole di partecipazione al massimo campionato, escludendo qualsiasi retorica di 'volontà persecutoria', ha altresì convenuto all’unanimità che il comportamento assunto dalla Società stia gravemente ledendo l’immagine dell’intero movimento, e ha conferito al Presidente federale ampio mandato per individuare e porre in essere ogni iniziativa, anche di carattere legale, utile alla sua salvaguardia. Il Consiglio federale ha inoltre invitato la Lega Basket Serie A, ad assumere ogni decisione di carattere endoassociativo atta ad evitare che la credibilità del massimo campionato venga ulteriormente posta in seria e grave crisi". 

Questa la classifica aggiornata della Serie A: Bologna e Brescia 22; Milano, Venezia, Tortona 18; Trapani*, Trieste, Napoli 12; Udine, Varese, Cremona, Sassari, Trento 10; Cantù, Reggio Emilia 6; Treviso 4. *: 8 punti di penalizzazione.