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Bonny on fire, Pio Esposito brilla: il ricambio generazionale in attacco sta premiando l'Inter

GOAL

Si pensava ad un salto nel vuoto, ad un azzardo. Invece l'avvio di stagione sta premiando l'Inter e scacciando via gli scetticismi estivi, dando (fin qui) ragione a Marotta & co.

I nerazzurri hanno investito quattrini su Ange-Yoan Bonny e ad esso hanno deciso di affiancare Francesco Pio Esposito, riportandolo alla base dopo il prestito allo Spezia: due talenti indiscutibili, ma quando c'è da affrontare un grande salto i dubbi sono inevitabili.

Chi pensava ad un'Inter indebolitasi in attacco è stata smentita dall'impatto avuto dal francese e dal gioiello nostrano, convincenti nel non far rimpiangere pezzi grossi Marcus Thuram e Lautaro Martinez. Una vetrina di prestigio per due golden boy affidati a Cristian Chivu, un altro che sta zittendo le malelingue propiziando la risalita al vertice dei suoi.

PIO ESPOSITO TITOLARE IN UNION SG-INTER

L'infortunio muscolare patito da Thuram contro lo Slavia Praga si è rivelato più grave del previsto, col francese costretto a saltare sia l'Union SG che la supersfida di sabato pomeriggio al 'Maradona' contro il Napoli: arrivederci ad inizio novembre, insomma.

Discorso diverso per quanto riguarda il Toro: Lautaro sembrava aver bisogno di tirare il fiato e il calendario offre a Chivu l'opportunità di consentirglielo proprio in Belgio, alla luce di un impegno da prendere con le molle ma sulla carta senza dubbio meno complicato di quello contro gli azzurri. Invece no: l'argentino guiderà regolarmente l'attacco anche contro l'Union Saint-Gilloise in coppia con uno dei giovani terribili. Pio Esposito, pronti a caricarsi l'Inter sulle spalle e far coppia in attacco dall'inizio col suo capitano: a riposare, alla fine, è proprio Bonny.

IL MOMENTO D'ORO DI BONNY

L'ex Parma sta giustificando i circa 25 milioni di 'motivi' che hanno spinto i nerazzurri a puntare su di lui: goal da subentrato al Torino, poi la prova magistrale contro la Cremonese (una rete e 3 assist) accompagnata dalla palma di match-winner sabato sera all'Olimpico nello scontro ad alta quota in casa della Roma.

Bonny si sta rivelando maturo e funzionale al progetto Chivu, mostrandosi a proprio agio in coppia con le altre bocche da fuoco presenti nel reparto avanzato.

PIO IS MAGIC

Spostandoci sull'altra mattonella, ecco incrociare presente e futuro del pallone di casa nostra. Pio Esposito si è presentato all'ombra dei grandi in punta di piedi, con umiltà e consapevole che c'è tanto da lavorare, ma chi ha la testa sulle spalle alla fine viene sempre premiato dai risultati.

Gattuso ne ha incensato le qualità umane e comportamentali ("Tanta roba", ha sintetizzato), aspetto prioritario se vuoi sfondare nel mondo del calcio: ad esse Pio sta unendo la fame di chi vuole puntare in altissimo e un talento che Chivu sta livellando e gestendo in maniera tale da sfruttarne appieno le risorse tecnico-tattiche.

Alla fiducia crescente riposta nell'ultimo dei tre fratelli Esposito, ecco giungere anche i goal: il primo in A della carriera a Cagliari, poi l'ebbrezza del poter gridare a squarciagola con la maglia dell'Italia a Tallinn. Insomma, Inter e Nazionale possono sfregarsi le mani.

STRATEGIE ESTIVE PREMIATE

Marotta, nella conferenza di fine luglio, aveva preso la parola per spiegare i passaggi che hanno reso possibile la "sostenibilità" (tradotta nell'attivo da record) e rassicurare circa la consapevolezza delle scelte attuate in estate: tra esse, oltre naturalmente a Chivu per il dopo-Inzaghi, incognite come Bonny e Pio Esposito per rigenerare l'attacco sia in termini anagrafici che motivazionali (via Arnautovic, Correa e il deludente Taremi).

COSA AVEVA DETTO MAROTTA SUL NUOVO CORSO

"Ripartiamo da un nuovo ciclo e con un allenatore nuovo: si è letto che era una seconda scelta o un rincalzo, niente di più falso. Quando abbiamo delineato il modello di squadra da costruire abbiamo individuato il profilo. Aver approcciato con un'altra figura professionale non sminuisce il suo profilo, anzi avvalora la sua conoscenza di ambiente, giocatori e valori che saranno un vantaggio per risultati importanti".

"Oaktree ci ha messo a disposizione una cifra importante per investire sui giovani, sul mercato continueremo a cercare profili interessanti. Ci serviva un leader di questo gruppo e lo abbiamo identificato in Chivu, pensiamo sia stata la scelta migliore".

"Tutelare il nuovo progetto? Chivu non è un ragazzino. Noi abbiamo molto coraggio di agire, se si sbaglia si sbaglia, ma bisogna osare. Abbiamo scelto un allenatore bravo e giovani bravi, siamo sicuri che accompagneremo la squadra nelle difficoltà perché è il compito della dirigenza".

"Abbiamo struttura e componenti forti, siamo un unico blocco e sono molto fiducioso. Cristian ha un senso di appartenenza fortissimo perché ha vinto il Triplete e ha trascorso qui 15 anni e cultura del lavoro, come dimostra l'arrivare alle 7 del mattino. Questo aiuta a vincere".

"Il concetto di sostenibilità adottato lo scorso anno ci consentirà di vivere un'annata di soddisfazioni, siamo un club all'avanguardia a cui non manca nulla, dove c'è sinergia tra tutte le componenti. L'auspicio è quello di ottenere risultati importanti".