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Perché Inter-Liverpool può essere decisiva per andare agli ottavi di Champions League: lo specchio è la classifica di un anno fa

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La squadra di Chivu ha vinto quattro partite e ne ha persa una: in caso di successo stasera ipotecherebbe di fatto l'ingresso nelle prime 8 posizioni, evitando il playoff.

Proprio quando sembrava essere entrata in crisi, l'Inter è tornata a sorridere. Il colpo di Pisa ha rappresentato il trampolino di lancio, il poker al Como la conferma: la squadra di Chivu c'è, è tornata a esprimersi sui propri livelli più consoni e soprattutto a vincere.

Stasera (calcio d'inizio alle 21), ecco l'ennesimo banco di prova: il Liverpool di Arne Slot, autore di un avvio di stagione da brividi e alle prese col caso Salah ma pur sempre campione in carica della Premier League. Oltre ad essere una delle squadre più gloriose ma pure temibili d'Europa, e non solo per tutto quel che ha speso in estate per rinforzare la rosa.

L'Inter sfiderà i Reds con un doppio obiettivo: provare a conquistare una vittoria di prestigio, certo, ma anche e soprattutto avvicinarsi a una qualificazione che come lo scorso anno è chiaramente alla portata. E per qualificazione si intende quella diretta agli ottavi di finale di Champions League: dunque senza passare per il playoff.

Quanto manca? Poco, pochissimo. A dirlo è il cammino quasi perfetto dei nerazzurri, che fin qui hanno vinto quattro partite perdendo solo in casa dell'Atletico Madrid, ma anche la classifica della Fase Campionato di un anno fa, una sorta di specchio per quella attuale.

UN CAMMINO QUASI IMMACOLATO

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L'Inter ha collezionato 12 punti fino a questo momento. Il suo cammino, in pratica, è stato quasi immacolato. Dopo il bruciante ko in extremis del Civitas Metropolitano non è più prima a punteggio pieno, ma le quattro vittorie precedenti contro Ajax, Slavia Praga, Union Saint-Gilloise e Kairat le consentono di dormire sonni abbastanza tranquilli.

Al momento la formazione di Chivu è quarta, con gli stessi punti di PSG, Bayern e Real Madrid. Ha una differenza reti peggiore rispetto a quella dei francesi e ha segnato meno dei tedeschi: dettagli, almeno in questo momento. L'unica capolista è l'Arsenal, che ha vinto cinque volte su cinque e ha praticamente ipotecato il passaggio agli ottavi con 270 minuti d'anticipo.

Occhio: il nono posto, il primo di quelli che porteranno a giocare due partite in più prima degli ottavi, è distante appena due punti. Ma questo per l'Inter potrebbe non essere un grosso problema, specialmente in caso di vittoria questa sera.

IL CONFRONTO CON UN ANNO FA

Un anno fa, dopo la quinta giornata del girone, l'Inter aveva un punto in più rispetto a oggi: 13 e non 12. Dunque aveva vinto quattro volte, pareggiato una partita e non ne aveva persa nessuna. Ma poco cambia.

La classifica del 2024/2025 allo stesso punto della Fase Campionato è simile a quella di oggi. Anche 12 mesi fa l'ottava aveva 10 punti, proprio come ora. E anche allora la bagarre era totale, come ovvio in un campionato con 36 squadre.

Vincendo questa sera, l'Inter si porterebbe a 15 punti sui 18 a disposizione. Un anno fa l'ottava è andata direttamente agli ottavi con 16 punti: era l'Aston Villa, capace di arrivare davanti in classifica a potenze come Real Madrid, Bayern e Milan, oltre a Borussia Dortmund e Atalanta.

In sostanza, l'ingresso finale di Lautaro Martinez e compagni tra le prime otto non sarebbe matematico già battendo il Liverpool, ma quasi: servirebbe un ultimissimo sforzo negli ultimi 180 minuti tra Arsenal e Borussia Dortmund, ma il più sarebbe ormai fatto.

CHIVU: "IMPORTANTE EVITARE I PLAYOFF"

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Anche di questo ha parlato Chivu durante la conferenza stampa della vigilia, seduto accanto a Marcus Thuram: dell'importanza, ove possibile, di evitare il playoff. Proprio come fatto da Simone Inzaghi nel 2024/25. Ma i caso contrario, l'Inter si farà trovare pronta lo stesso.

"È l'obiettivo di tutti giocare due partite in meno. Ma anche se dovessimo giocarli, dovremmo essere pronti. In questo momento stiamo lavorando un po' su tutto, sul cambiare un po', sul dare minuti a tutti. Stiamo facendo le nostre rotazioni per cercare di accontentare i giocatori, di metterli in fiducia. Questo ci permetterà poi, nel caso dovessimo fare qualche partita in più, di essere pronti sotto tutti i punti di vista".

IL RUOLINO CASALINGO

A dar fiducia all'Inter verso la grande notte del Meazza è anche il ruolino casalingo in Champions League: i nerazzurri non perdono addirittura da 18 partite, ovvero dallo 0-2 contro il Bayern di settembre 2022, prima partita dell'allora fase a gironi dell'edizione 2022/2023.

Da quel momento in poi, la squadra allenata prima da Inzaghi e poi da Chivu ha collezionato un rendimento pressoché perfetto: 15 vittorie, tre pareggi, nessun ko. Due finali in tre anni, del resto, non si conquistano per caso.

Non ha mai sbagliato, l'Inter, neppure in questa edizione: due vittorie su due contro Slavia Praga e Kairat, la prima netta e la seconda sofferta. Anche se questa sera il banco di prova sarà ben più impegnativo.

I GUAI DEL LIVERPOOL

E il Liverpool? Ha 9 punti, tre in meno rispetto all'Inter. E in caso di vittoria aggancerebbe proprio i nerazzurri, compiendo a sua volta un passo importantissimo verso gli ottavi diretti e complicando il cammino dei rivali. Come a dire che la squadra di Slot sembra morta, ma non lo è.

Chiaro: i musi lunghi a Liverpool sono ben superiori ai sorrisi. I risultati fin qui sono stati scadenti, l'ultimo il 3-3 di sabato a Leeds con rimonta e pari in extremis dei padroni di casa, e la classifica di Premier League è quasi una sentenza: decimo posto, così come sono 10 i punti di ritardo dall'Arsenal capolista. Senza dimenticare il caso Salah, scoppiato negli ultimi giorni e culminato con la mancata convocazione dell'egiziano.

"Il Liverpool manterrà un livello alto anche senza di lui, com'è sempre stato nella sua storia", ha avvertito Chivu. Ma è chiaro che un fuoriclasse in meno fa tutta la differenza del mondo. Così come è ben diverso il momento che stanno vivendo le due squadre. Gli ingredienti perfetti, almeno sulla carta, per mettere una prima ipoteca sugli ottavi a due giornate dalla fine.