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Mourinho stratega: non sbaglia una sola mossa, il confronto con Conte lo vince lui

GOAL

Il Napoli cade sul campo del Benfica: prestazione non all’altezza dei partenopei, mentre Mourinho non ha sbagliato una mossa.

Una sconfitta che rischia di fare male, o che quantomeno impone la ricerca della vittoria nelle ultime due partite della ‘Fase Campionato’ contro Copenhagen e Chelsea.

Il Napoli cade sul campo del Benfica e vede farsi più in salita il suo cammino in Champions League. La quarta battuta d’arresto nel torneo, è quella che fa scivolare i campioni d’Italia al ventitreesimo posto in classifica, ovvero il penultimo che garantisce almeno un pass per gli spareggi per gli ottavi di finale.

Una prestazione, quella sfoderata dalla squadra di Antonio Conte al Da Luz, certamente non all’altezza delle aspettative. Il Napoli forte e determinato capace di vincere contro Atalanta, Qarabag, Roma, Cagliari e Juventus nelle precedenti uscite, ha lasciato il posto ad una squadra che poco ha potuto contro un avversario più determinato ed ordinato.

IL FATTORE STANCHEZZA

Il Napoli ha impiegato circa venticinque minuti ad entrare in partita al Da Luz.

Venticinque minuti fatti di una sofferenza atroce, nei quali il Benfica si è costruito almeno tre nitidissime palle-goal. Il fatto che le Aquile ne abbiano sfruttata una sola, quella con la quale Rios al 20’, ha tenuto sostanzialmente aperta una contesa che, in altre circostanze si sarebbe potuta chiudere con ampio anticipo.

Il Benfica è entrato sostanzialmente meglio in campo, ci ha messo più forza e determinazione e questo anche forse perché più fresco.

Sul Napoli potrebbero aver pesato non tanto le fatiche della lunga trasferta, quando il fatto di essere sceso in campo domenica sera, mentre gli avversari avevano sfidato lo Sporting nel derby di venerdì.

Una differenza di due giorni che, nell’ambito di un calendario così compresso, potrebbe rappresentare un fattore non da poco.

Quello che è certo è che il Benfica fin dalle prime battute ha dato la sensazione di averne di più e nel finale, in contropiede, è anche andato vicino a crearsi i presupposti per il 3-0. 

MOURINHO NON HA SBAGLIATO UNA MOSSA

Prima della sfida erano stati in molti a parlare di una vera e propria partita nella partita: quella tra José Mourinho ed Antonio Conte.

I due tecnici, nonostante le tante smentite, in passato soprattutto sono stati protagonisti di una rivalità che spesso ha portato anche a delle scintille in campo.

A vincere il confronto è stato questa volta lo Special One e lo ha fatto con mosse tanto sorprendenti quanto centrate.

Contro ogni previsione ha lasciato fuori il bomber Pavlidis per lanciare dal 1’ il più mobile e veloce Ivanovic, mentre in difesa ha preferito il più potente ed esplosivo Tomas Araujo ad Antonio Silva.

Il primo ha avuto il merito di allargare con i propri movimenti le maglie della retroguardia partenopea, il secondo ha arginato senza la minima difficoltà Hojlund, non disprezzando nemmeno il lavoro di costruzione.

Due intuizioni che hanno avuto un peso specifico importante in una partita nella quale il Benfica si è fatto certamente preferire.