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Storia del Football americano: com’è nato, chi l’ha inventato e come è evoluto

Redazione
Storia del Football americano: com’è nato, chi l’ha inventato e come è evolutoDAZN

Nell'Inghilterra della metà del XIX secolo c'erano molte attività di intrattenimento che si potevano svolgere con un pallone, e per quanto strano si può dire che il football americano e il calcio siano emersi nello stesso ambiente. La differenza è che, man mano, entrambe le discipline si sono evolute e hanno acquisito le proprie regole e caratteristiche, allontanandosi fino a condividere solo un sostantivo: football.

In questo caso particolare, il rugby è la disciplina madre di questo sport, che si è trasferito dall'Inghilterra agli Stati Uniti, dove ha iniziato ad evolversi in modo diverso fino a guadagnare un carattere proprio.

Kyle Turley scontro al limite NFLGetty

La storia del football americano: com'è nato?

Verso la fine del XIX secolo il rugby veniva giocato in Nord America, ma sembrava che fossero necessari alcuni aggiustamenti per renderlo lo sport perfetto per gli americani. Walter Camp fu il pioniere di questo cambiamento: era studente all'Università di Yale, dove il rugby era piuttosto popolare. Si laureò nel 1891, e l'anno successivo Camp aveva già iniziato la sua battaglia, proponendo alcuni, drastici cambiamenti, che ancora oggi fanno parte del gioco: il sistema dei downs, lo snap back dal centro, il sistema dei punti, il safety e le linee offensive. Oggi tutte parti vitali all'interno di una partita.

Tutti questi cambiamenti cominciarono ad essere applicati dalle università nordamericane alla fine del XIX e all'inizio del XX secolo, dando così origine alla nascita del football americano. Con una differenza estetica evidente, però. Almeno in quel momento. Non era infatti necessario utilizzare l'attuale uniforme, diventata poi un contributo "moderno" dovuto naturalmente al fatto che l'attività propendeva per un maggiore contatto tra i giocatori.

Walter Camp, il padre del football americano

C'è una sola foto di Walter Camp ed è un'immagine del XIX secolo: rappresenta un giovane con uno sguardo particolare e dei baffi stilizzati. Aveva in sé una certa austerità, in linea con l'epoca in cui viveva. Con una particolarità: era vestito da giocatore di baseball, in maniera piuttosto elegante. Chi avrebbe mai immaginato che il personaggio che posava solennemente, e che era considerato un pesce piccolo tra i rivali, diventasse un innovatore nello sport?

Walter Camp, padre del football americano, DAZN Italia

Walter Camp era piccolo di statura, che giocò come halfback per l'Università di Yale tra il 1876 e il 1882. Oltre ad essere un buon portatore di palla, era anche un kicker molto preciso e un placcatore piuttosto dotato. Soprattutto, Camp non si accontentava del solo football; anche la pista di atletica e il campo da tennis erano luoghi in cui voleva dimostrare le sue qualità. Eppure, il giovane Walter ha trovato il tempo di finire la scuola di medicina, frequentando allo stesso tempo la Linonian Debating Society e la Skull & Bones, la più famosa "società segreta" di Yale. Nel frattempo, Walter Camp fu in grado di dare al football il suo carattere americano.

Contributi e successi di Camp nel football

Nato a New Britain, Connecticut, il 7 aprile 1859, Camp ha il merito di aver dato allo sport la sua essenza, applicando nuovi regolamenti e adattamenti, iniziando così una separazione dagli sport che servivano come base e influenza per il nascente football. Camp fu uno dei responsabili della creazione dell'IFA, Intercollegiate Football Association. Con l'inclusione di Yale, Columbia, Princeton e Rutgers nel 1873. Quattro anni dopo la prima partita intercollegiale giocata dalle ultime due università menzionate.

Tra i molti contributi al football americano, Walter Camp aiutò a sostituire la mischia del rugby con la linea di scrimmage, a istituire il sistema dei downs, a introdurre il ruolo del safety e a stabilire i punti per i tries, i touchdowns, i goal e le conversioni. Anche se la versione definitiva risale al 1912. Il momento determinante, che ha finalmente separato il football dal rugby, è stata l'inclusione, o la "legalizzazione", del passaggio in avanti.

Lancio del quarterback di Buffalo Bills contro i New England PatriotsGetty

Ma le ambizioni e i contributi di Walter non si sono fermati qui. Oltre a dare un'identità al football e ad attuare riforme per la sua evoluzione, ha allenato Yale tra il 1888 e il 1892, perdendo solo due partite in 69 gare, salvo poi spostarsi a Stanford in diversi periodi. Ha anche creato la lista annuale All-American, che riconosceva i migliori giocatori del football universitario per posizione. Ed è stato uno scrittore prolifico, scrivendo decine di libri e articoli sullo sport.

Com'è cambiato il football negli anni

Ripartiamo da qui. La lega americana di football, che sarebbe poi diventata la NFL, fu fondata nel lontano 1920. Come sappiamo, le origini vanno ancora più indietro. Nel 1876, i rappresentanti delle università di Harvard, Yale, Princeton e Columbia si incontrarono in quella che più tardi sarebbe stata conosciuta come la "Massasoit Convention" e lì furono scritte le prime regole del football americano, che erano basate sulle regole del rugby inglese con una differenza principale: il touchdown fu stabilito come un'aggiunta al field goal, (anni dopo, anche il rugby avrebbe accettato questo cambiamento nelle proprie regole).

La norma era: ogni touchdown dava quattro punti alla squadra che lo segnava. Nel 1898 questo cambiò e furono assegnati cinque punti per ogni touchdown. 

Touchdown Oakland Raiders vs Miami Dolphins 1974Getty

I primi anni

Nel primo decennio del XX secolo, lo sport ha continuato a subire cambiamenti che lo hanno avvicinato a quello che conosciamo oggi. Per esempio, il field goal, che originariamente accreditava cinque punti, ne portò quattro nel 1904 e infine tre nel 1909. Un altro cambiamento significativo avvenne nel 1906 quando fu legalizzato il passaggio in avanti (in precedenza erano permessi solo i passaggi indietro e le giocate in corsa, ma mai i passaggi in avanti).

Inutile dire che gli atleti giocavano senza alcuna protezione. Fu nel 1892 che Arthur Cumnock brevettò un dispositivo che divenne noto come "Nose Armour", una sorta di protezione che veniva attaccata al viso per prevenire le fratture nasali. Questa è la prima storia registrata dell'uso dei caschi nel football americano.

Nel 1932, la lega, che era stata fondata 12 anni prima, decise di istituire un proprio comitato per le regole (ora conosciuto come il Comitato di Competizione) in modo da non essere più dipendente dalle regole del rugby. Poco dopo vennero pubblicate le prime regole ufficiali dell'American Football League, che tra le innovazioni più rilevanti includevano la possibilità di effettuare passaggi in avanti da qualsiasi zona prima della linea di scrimmage (una regola che rimane in vigore fino ad oggi) così come l'adozione dei pali per i field goal.

Tentativo di Field Goal in NFLGetty

I cambiamenti in ordine cronologico

Troppe notizie insieme? Proviamo a riassumere in una linea temporale i grandi passaggi negli anni successivi. 

  • 1941: viene stabilito lo spareggio per le partite di playoff che terminano il parità.
  • 1943: la Lega ufficializza: tutti i giocatori devono indossare un casco
  • 1946: consentita la sostituzione di 3 giocatori per mossa
  • 1950: sostituzione libera dei giocatori in una partita
  • 1955: viene aggiunta una barra di metallo ai caschi per aumentare la protezione del viso. Si stabilisce anche che il gioco finisce quando il portatore di palla entra in contatto con il terreno con qualsiasi parte del suo corpo eccetto le mani e i piedi e si trova in contatto con un giocatore avversario.
  • 1962: tutti i giocatori della NFL devono allacciare le cinghie del casco e tenere il casco di un giocatore avversario è proibito.

Il 1974, un anno chiave

Il 1974 fu un anno cruciale. La NFL sentiva una certa pressione perché un anno prima era emersa una lega rivale, la "World Football League", le cui regole erano progettate per favorire gli attacchi, promettendo una competizione più spettacolare. 

In risposta, la NFL aveva introdotto un pacchetto di nuove regole, il cambiamento forse più significativo della sua storia. Andiamo a vedere nel dettaglio.

  • I pali dei field goal furono spostati dalla linea di porta alla linea di fondo della end zone, rendendo tutti i calci più lunghi di dieci metri. 
  • I field goal furono spostati indietro di cinque yard (dalle 40 alle 35) per incoraggiare migliori ritorni. 
  • Le penalità per le trattenute, l'uso illegale delle mani e lo sgambetto furono ridotte da quindici a dieci yard e ai difensori fu proibito di entrare in contatto con i ricevitori più di una volta dopo l'avanzamento delle prime tre yard (la regola del contatto illegale attualmente in uso fu implementata nel 1978). 
  • Ai defensive backs venne proibito toccare i ricevitori dopo le prime cinque yard. 

Kicker, NFL, Dazn Italia

Dagli anni Novanta in poi

Nel 1994 c'è stato un cambiamento strutturale nel sistema di punteggio. La NFL adottò la conversione da due punti, che era stata usata nel football universitario fin dagli anni '50. Questo diede alle squadre la possibilità di modificare la loro strategia durante la partita. 

L'instant replay: com'è cambiato negli anni

E non si può discutere delle regole della lega senza parlare dell'instant replay. L'uso della tecnologia è un dibattito che ha infuriato in tutto lo sport professionale negli ultimi decenni. Alcuni puristi cercano di evitarne l'uso perché sostengono che il fattore umano e l'apprezzamento dovrebbero essere presenti nei giochi, ma la stragrande maggioranza è a favore del suo uso perché permette un trattamento più equo. 

All'interno della NFL la questione è stata toccata addirittura dalla fine degli anni '40, quando le partite furono trasmesse per la prima volta, ma l'idea fu subito abbandonata. Fu solo negli anni '70 che la questione fu ripresa. Nel 1978, la NFL ha condotto i primi test impiegando l'instant replay in alcune partite di pre-stagione. L'idea fu scartata a causa degli alti costi che comportava all'epoca: semplicemente, non era ancora il momento giusto. 

Quando arrivò? Nel 1986, dopo una larga votazione, l'instant replay fu implementato per alcune giocate molto specifiche. Il sistema rimase in vigore fino al 1991, quando una nuova votazione decise di eliminarlo a causa delle polemiche che aveva generato. 

football americano NFL 2021-22Getty

Il Superbowl

Semplicemente l’evento sportivo più atteso negli Stati Uniti: uno show seguito da milioni di telespettatori, attorno al quale girano miliardi di dollari. Parliamo del SuperBowl, la finale della Nfl

In palio c’è il Vince Lombardi Trophy. Il trofeo prende il nome dal coach di origine italiana che ha vinto nel 1966 e nel 1967 due Super Bowl consecutivi con i Green Bay Packers.Trofeo realizzato da Tiffany, completamente in argento (i campioni ricevono dalla lega anche 150 anelli d’oro bianco e diamanti distribuiti alla squadra, all’allenatore, ai dirigenti e allo staff).

Al Super Bowl si affrontano, quindi, le due squadre che hanno vinto la rispettiva conference di appartenenza: American Football Conference (AFC) e National Football Conference (NFC). Le due conference sono a loro volta composte da 4 divisions, ognuna composta da 4 squadre. In ogni conference ci sono quindi 16 squadre che al termine della regular season volano ai playoff se vincenti. Al termine dei playoff sono previste le finali delle due conference e le squadre che vincono accedono al Super Bowl.

Nel 1966 si giocò per la prima volta una partita per il campionato AFL-NFL (poi NFL) tra le due vincitrici di conference. L’incontro sancì l’accordo di fusione tra AFL e NFL, che fino alla stagione 1970 erano due leghe separate. Per la prima volta, nel 1968, questo incontro fu chiamato con il nome attuale di Super Bowl, rinominando anche le due edizioni già giocate.

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