Qualche ora dopo la commemorazione sul campo a lui dedicato al Foro Italico, nella Chiesa della Gran Madre di Dio di Ponte Milvio, si è svolto il funerale in forma privata di Nicola Pietrangeli. A celebrarlo Don Renzo Del Vecchio, lo stesso che poco prima - sulla terra rossa - aveva pregato per il primo grande campione del tennis italiano. "Amava avere l’ultima parola e finalmente potrà dirla al Signore - ha detto chiudendo l’omelia -, io non ho conosciuto Nicola, ne ho sentito parlare in questi giorni ma ho pensato più all’uomo che al personaggio, nel senso positivo del termine. Ho pensato all’uomo nel momento in cui rimaneva da solo e ho immaginato di stare con lui nei momenti di grande paura e solitudine, consolandolo laddove ce ne fosse bisogno. La sua ironia? È una qualità delle persone intelligenti. Immagino Nicola che potrà incontrare il più grande di tutti e magari troverà qualche difetto anche a Gesù Cristo". Durante la funzione c’è stato anche l’intervento di Giovanni Malagò: "Sono andato sabato pomeriggio a trovarlo, ho deciso all’ultimo momento perché si avvicinava l’ora più buia. Mi ha detto 'per me resterai sempre Giovannino'...".
Tra i primi ad arrivare a Ponte Milvio il principe Alberto di Monaco, suo amico da moltissimo tempo: "Lo conoscevo da tanti anni. Era un uomo splendido. Tenevo molto ad essere qui anche per la famiglia, sono molto emozionato. È stato sempre presente nei momenti più importanti della mia vita".
In chiesa è arrivato anche Fabio Fognini: "È doveroso essere qui. Con lui ho avuto un bellissimo rapporto e questo è un giorno triste per lo sport italiano, per il tennis soprattutto. Ci mancherà. Ci mancherà il suo stile giocoso e soprattutto la sua persona. È stato lui a trasmettermi il valore di questa maglia azzurra. Con lui in Davis ho bellissimi ricordi. Era fantastico e come ha detto il presidente Binaghi per il nostro tennis è stato anche un parafulmine. In questo momento lascia un grande vuoto al nostro magnifico sport".
All’uscita ha parlato anche Gianni Rivera: "Nicola ha rappresentato il tennis e lo sport tutto. Quando ci siamo incontrati la prima volta mi ha detto: ‘Sei stato fortunato che tra calcio e tennis io abbia scelto il tennis… È stato un grande numero dieci".
Tante le personalità presenti stamattina alla commemorazione da lui desiderata che hanno voluto partecipare anche a quest’ultimo saluto, dal ministro per lo Sport, Andrea Abodi, al presidente del Coni, Luciano Buonfiglio, e quello del Cip, Marco Giunio De Sanctis, ma anche Adriano Panatta, Franco Carraro, Mario Pescante e Licia Colò.